
"Il segreto per arrivare al traguardo dei 90 anni di attività? Impegno e volontà. Non c’è altro da aggiungere". Lucia Vezzosi è concreta, è orgogliosa. Il grembiule allacciato in vita ce l’ha da 63 anni e oggi che ne ha 83 continua a darsi da fare dietro il bancone del suo "appaltino". Siamo A Vinci, in via Faltognanese, a due passi dal leccio più fotografato della zona, una vera attrazione per i turisti in visita alla Città del Genio. Era il 19 giugno del 1931 quando l’appaltino, nato come tabacchi ed oggi bar-alimentari, apriva i battenti sul Montalbano.
La storica bottega spegnerà sabato prossimo le "prime" 90 candeline e si conferma ancora oggi un punto di riferimento per i cittadini di Vinci, Empoli, Sovigliana e Limite. Il pane, cotto a legna, è quello di una volta. Tutto, nella botteghina dei Biondi, ricorda un’epoca passata.
"Qui pane e schiacciata sono fatti come si deve – puntualizza la signora Lucia – la nostra è una tradizione quasi centenaria ed è bello che sia rimasta intatta nel tempo". Ad aprire l’attività come rivendita di tabacchi, "la numero 7, una delle più antiche della zona" racconta la Vezzosi, fu Guido Biondi con la moglie Margherita. Il negozio è poi passato di generazione in generazione, fino ad arrivare ad Enrico Biondi con la moglie Lucia che oggi lo gestisce con la figlia Cristina. Andare da Lucia a mangiare la schiacciata è un’abitudine che non conosce età e che nell’ultimo anno, in piena pandemia, ha fatto registrare all’appaltino il boom di clienti.
"Faltognano ha un pugno di abitanti – spiega la titolare- è un posto di passaggio. Da noi si fermano tanti ciclisti a cercar ristoro perché sul Montalbano siamo l’unico esercizio aperto, da Carmignano al San Baronto. E poi le famiglie nei weekend: è rimasta viva la tradizione della merenda abbinata alla passeggiata per arrivare al leccio ultracentenario. Il panino al prosciutto è il nostro marchio di fabbrica. Ma mai abbiamo lavorato quanto in questo anno di Covid. Abbiamo avuto flussi mai visti all’ alimentari ma anche nella terrazza dedicata alle merende. Da noi si respira aria buona, siamo vicini alla città e con la mobilità ridotta causata dalla pandemia in tanti hanno approfittato per riscoprire la bellezza del classico appaltino di campagna. Hanno riscoperto i sapori genuini, apprezzato il clima familiare".
Lucia Vezzosi, che dalla suocera ha imparato a fare il pane e ad accogliere i clienti, è anche l’anima della "Festa sotto il leccio", appuntamento che per 27 anni ha acceso le estati di Vinci e che per il secondo anno consecutivo non si farà.
"A malincuore – confessa la Vezzosi – sarebbe stato un bel modo per festeggiarci con la comunità. Però ci tengo a ringraziare gli empolesi e i vinciani di ieri e di oggi, che sono affezionati alla nostra botteghina ancora a distanza di anni".
Se per caso vi capitasse di passare da Faltognano nella giornata di sabato prossimo, il pit stop è d’obbligo. "Sul tavolo ci saranno dolci e un bicchiere di vino per chi passerà. Non faremo festa, non c’è un’ora giusta. Ci siamo e continueremo ad esserci, senza orologio alla mano, come facciamo ormai da novanta anni".
Y.C.