"La responsabilità della presenza di larve nella partita di pane distribuita ai bambini delle scuole paritarie di Sammontana e ad una classe della scuola Margherita Hack quasi due settimane fa è da attribuire a soggetti esterni al Comune, nei confronti dei quali sono in corso ulteriori accertamenti", questo il responso del Comune. E a seguito di un sopralluogo, gli ispettori dell’Asl hanno accertato nei giorni scorsi come il centro cottura del Comune di Montelupo Fiorentino rispetti i protocolli sanitari previsti per la preparazione dei pasti. Lo ha fatto sapere l’amministrazione in merito all’episodio segnalato lo scorso 8 novembre, quando i bambini si videro somministrate il pane con gli ospiti indesiderati.
A seguito di quanto segnalato dalla scuola al Comune, le famiglie degli scolari coinvolti sono state successivamente avvisate tramite una mail nel quale l’ente comunale esprimeva oltretutto costernazione per quanto avvenuto. Anche perché la questione, com’era facile immaginare, ha destato una certa preoccupazione: diversi genitori non hanno nascosto (neppure sui social network) disappunto e sgomento, chiedendo maggiori controlli in merito al cibo che viene poi somministrato ai bambini.
Dopo aver segnalato tutto al Dipartimento di igiene e prevenzione dell’Asl, il Comune fece presente come dai primi riscontri gli alimenti in questione non risultassero prodotti dal centro cottura comunale, bensì provenienti "da lotti già tagliati e confezionati – tiene a precisare il Comune in una nota – forniti da un’azienda esterna".
Lo scorso venerdì, gli ufficiali sanitari di Asl hanno effettuato un’ispezione al centro di cottura, non rilevando la presenza di agenti infestati o di altre irregolarità. Successivamente, il Comune ha incaricato anche una ditta privata specializzata di effettuare un controllo aggiuntivo, con l’esito dell’accertamento che è risultato conforme a quanto precedentemente rilevato dai tecnici di Asl. Il Comune di Montelupo aveva inoltre fatto presente di aver segnalato il problema al fornitore e di aver provveduto avviate le necessarie procedure di tutela affinché questo non si ripeta. E che restano in corso valutazioni circa eventuali forme di rivalsa nei confronti dell’azienda fornitrice.
G.F.