L’assalto dei pappagalli ai campi : "Il flagello adesso arriva dal cielo"

Coldiretti lancia l’sos anche per le coltivazioni dell’Empolese Valdelsa: "I danni sono incalcolabili"

L’assalto dei pappagalli ai campi : "Il flagello adesso arriva dal cielo"

L’assalto dei pappagalli ai campi : "Il flagello adesso arriva dal cielo"

di Andrea Ciappi

EMPOLESE VALDELSA

Cambiamenti climatici, guerre alle porte di casa, concorrenza spietata dall’estero, prezzi non remunerativi, mercato stagnante… mancava qualcosa alla parata di faccende ostili alla pregiata agricoltura nostrana? Sembrava di no e invece sì. Mancavano i pappagalli verdi che, quanto a zoo agro-urbani, arrivano ultimi (ultimi?) in una già lunga hit formata da cinghiali, lupi, vespe velutine asiatiche e granchi blu d’oltre oceano. Dunque: questi pappagalli hanno fatto la loro comparsa tempo addietro nella Piana tra Firenze e Prato. Ora anche nell’Empolese Valdelsa.

Mangiano parecchio e sciupano grano e ortofrutta: l’allarme arriva dalla Coldiretti. Il parrocchetto dal collare è specie recentemente accertata come nidificante a Empoli: la conferma dati alla mano anche dal Centro ornitologico toscano. Il quale tuttavia precisa che invece il parrocchetto monaco non risulta insediato in Toscana.

Comunque sia, questo "pappagallo verde ’alieno’ dal collare c’è, non appartiene al nostro ecosistema – afferma Coldiretti – e minaccia la sopravvivenza delle aziende agricole e anche la salute dei cittadini potendo trasmettere malattie come la salmonellosi e l’influenza aviaria". Che come sappiamo è di per sé la minaccia ad oggi più concreta di nuova pandemia. Insomma: non si prefigura un’estate tranquilla. C’è anche dell’altro da dire la verità: dal 2007 in Europa è vietata l’introduzione di questi pappagalli. L’allarme arriva in particolare da Montelupo Fiorentino, Vinci e dai comuni limitrofi dove gli sgargianti pappagalli verdi stanno provocando perdite di raccolti sempre più pesanti.

Coldiretti Firenze torna a chiedere alla Regione Toscana interventi straordinari di contenimento della fauna selvatica che devasta i raccolti, distrugge l’ecosistema, impoverisce la biodiversità e rappresenta un pericolo per la sicurezza pubblica e la salute. Già gli agricoltori hanno a che fare oggi con gli effetti imprevedibili dei cambiamenti climatici che la passata annata agraria hanno ridotto del 23 per cento i raccolti della frutta. Nella campagna di Fibbiana c’è l’azienda di Barbara Simonetto, che è anche rappresentante territoriale di Coldiretti. "Questi pappagalli sono una minaccia, io ed altri agricoltori di questa zona puntiamo molto anche sull’ortofrutta e loro sono un flagello – racconta l’imprenditrice –. Li vedo nel mio campo. Sono gli ultimi arrivati, e già dovevamo fare i conti con le gazze ladre, non da meno, anche queste specie non nostrane". I danni sonoo ingenti. "Spaccano il guscio legnoso ed estraggono con la lingua il frutto delle mandorle, staccano i frutti o li lasciano divorati e danneggiati sugli alberi – ha spiegato in qualiltà di referente territoriale – . Oggi sono a decine. Hanno aggredito gli alberi da frutto, quest’anno hanno iniziato con i mandorli. Qui intorno siamo tutti molto preoccupati. Le campagne stanno diventando dei dispenser di cibo per gli animali selvatici ed alieni".

La preoccupazione riguarda tutti i produttori dell’Empolese Valdelsa. "I pappagalli verdi sono l’ultima novità – spiega Ritano Baragli, da Gambassi Terme, altresì presidente della Cantina Sociale Colli Fiorentini – e si accodano a caprioli, lupi e cinghiali, che mettono le colture a rischio. In merito alle recinzioni difensive, si deve trovare armonia tra i vari regolamenti degli enti locali. La Regione deve farsi carico della questione".