YLENIA CECCHETTI
Cronaca

L’azienda fa... scuola: "Il personale che manca lo formiamo da soli"

L’Academy del calzaturificio Stella inaugurata nella zona industriale "Cominciamo con venti persone, ma potremmo arrivare a cinquanta".

Le apprendiste, le docenti, i soci del Calzaturificio Stella e il sindaco Londi

Le apprendiste, le docenti, i soci del Calzaturificio Stella e il sindaco Londi

Il lavoro a macchina è richiestissimo. Servono anni per imparare. Se i curricula non arrivano, c’è chi tenta la strada della formazione interna investendo sul futuro. Su ragazzi che, avvicinati al mestiere, potrebbero appassionarsi e un giorno far parte dell’azienda. "Abbiamo un disperato bisogno di personale. Abbiamo investito su un capannone nuovo. Il contenitore c’è. Ora servono le risorse umane". Venti, per cominciare. Ma si arriverà a 50 assunzioni una volta che il nuovo reparto aggiunteria sarà a regime. Riccardo Ancillotti, Elisa Ciaschi e Nicola Ciaschi sono i tre soci del calzaturificio Stella, azienda storica con sede a Lastra a Signa, una passione quella per l’artigianalità che dal 1933 è stata tramandata di padre in figlio. Fino ad arrivare alla quarta generazione. "La crisi del settore moda? O si aspetta o si attacca". E così, mantenendo nella sede di Malmantile la parte dell’assemblaggio e della finitura, ecco il grande passo: aprire nella zona artigianale di Montelupo Fiorentino un nuovo segmento di filiera e lanciare un’Academy per formare internamente il personale. "Il percorso iniziato lunedì - spiega Ancillotti - nasce dall’esigenza di dedicarci ad un segmento di lavorazione finito in mano a ditte gestite da lavoratori cinesi. I grandi brand del lusso esigono il made in Italy puro. Abbiamo scelto di adeguarci, ristrutturare 800 metri quadri di capannone dove si cuciranno tomaie, che poi verranno assemblate in sede centrale. Il lavoro c’è. Le griffe si sono dette entusiaste dell’iniziativa". Ma ora, il problema. Chi metterci a lavorare? Dalla sfida, un’opportunità che arriva dal fondo di formazione per i lavoratori temporanei Forma.Temp. L’agenzia Synergie di Empoli ha seguito il calzaturificio in questa ’impresa possibileì. Si tratta di fondi a costo zero per gli imprenditori: percorso gratuito per i ragazzi e l’obbligo per il titolare di assorbire in apprendistato o con altri tipi di contratto, almeno il 50% delle risorse formate. E’ stata inaugurata a questo scopo (con il taglio del nastro insieme al sindaco Simone Londi) la StellAcademy, e la classe con i primi 13 candidati è appena partita. Tutte ragazze, tranne uno. La più piccola ha 17 anni, ma sono tutti under 30 in cerca di un’occasione professionale. Sedute alla macchina da cucire, avranno 240 ore a disposizione per apprendere le basi del mestiere di aggiuntatrici. "Se volenterose - garantiscono i titolari - c’è la possibilità concreta di essere assunte. Ad oggi abbiamo 70 dipendenti in sede. Qua ne servirebbero dai 20 ai 50". Visti i numeri, potrebbe esserci una seconda parte. La produzione di calzature negli ultimi anni ha garantito a Stella un fatturato medio di circa 20milioni di euro. Da Fendi a Prada passando per Jimmy Choo, il prodotto finale è una scarpa elegante da donna collocabile in una fascia di mercato medio-alta. Un sogno per molte delle candidate. "Sono rimasta senza lavoro, facevo la tagliatrice - Giada Sardelli, 27 anni di Santa Croce - La manifattura italiana è la mia strada, spero di potermi guadagnare il posto". La coetanea, Francesca Meoni, di Empoli, ha avuto esperienza in fabbrica alla Sammontana, "ma quando è capitata questa opportunità l’ho colta al volo. L’artigianato è il mio sogno". Ylenia Cecchetti