"Dobbiamo entrare nell’ottica che, a causa del cambiamento climatico, eventi atmosferici che sino a qualche anno fa erano considerati straordinari stanno diventando ordinari. Ecco perché sarà importante redigere a livello regionale, con tutti gli enti coinvolti, una nuova pianificazione che preveda i prossimi interventi di riduzione del rischio idrogeologico. Senza dimenticare l’importanza delle manutenzioni". A un anno esatto di distanza dall’alluvione che lo scorso 2 novembre colpì duramente il territorio di Vinci, è il sindaco Daniele Vanni a fare un bilancio delle opere realizzate e a indicare i prossimi passaggi. Quel giorno maledetto morirono due coniugi: Antonino Madonia e Teresa Perone, travolti dalla piena e trascinati senza scampo dalla furia della corrente del Fosso di Greppiano che li scaraventò nel territorio di Vinci, dove furono ritrovati, senza vita, il giorno dopo. Sono cinque le persone indagate per omicidio colposo dalla Procura di Pistoia: tre dirigenti del Consorzio di bonifica Basso Valdarno e due funzionari dell’ufficio lavori pubblici del Comune di Lamporecchio, l’attuale responsabile e l’ex dirigente, oggi in pensione.
Il computo economico parla di 1,2 milioni di euro di interventi in somma urgenza resisi necessari per ripristinare la viabilità nelle zone di via Sant’Amato, via San Pantaleo, via Mercatale, via Piccaratico, via di Anchiano e via Orbignanese. Tra le più colpite via di Faltognano, dove un intervento di ripristino e messa in sicurezza (da oltre 600mila euro) è ancora in corso e si dovrebbe concludere entro l’anno. Ma nei giorni successivi all’alluvione fu necessario intervenire anche in via Mercatale, via Piccaratico, via Amerini e via San Donato, dove "le fosse stradali risultavano completamente ricolme di materiale di riporto proveniente dal dilavamento del terreno soprastrada, impedendo il corretto deflusso delle acque meteoriche creando situazioni di potenziale pericolo per la pubblica incolumità in caso di pioggia", stando a quanto si legge nei verbali dell’operazione da circa 36mila euro. Somme che sono successivamente state trasferite da Roma alle casse comunali, arrivando nei mesi scorsi a ricoprire l’intero importo.
Fra le prossime opere da realizzare in chiave preventiva, Vanni ha indicato la cassa d’espansione sullo Streda, a Mercatale, per una richiesta che è stata avanzata già al Consorzio di Bonifica anche alla luce dell’incontro con gli imprenditori di Cna tenutosi nelle scorse settimane. "Tanto è stato fatto, altrettanto resta da fare in chiave futura. Ricordo anche gli interventi manutentivi avviati dal Consorzio sul Vincio e sul Vinciarello, ad esempio – ha detto – in occasione dell’incontro con gli imprenditori e con il Consorzio abbiamo chiesto una cassa d’espansione per Mercatale e ci riaggiorneremo più avanti, ma penso che sia necessario intervenire anche sul Montalbano: lì ci sono opere idrauliche importanti, ma stiamo assistendo all’abbandono delle terre e servirebbero iniziative comuni per incentivarne la cura. In quest’ultimo caso si potrebbe intervenire coinvolgendo i sindaci dei vari territori, ma per il resto di tratta di opere che vanno oltre la sfera comunale: serve un’azione congiunta e definita da parte degli organi preposti, in ottica regionale".