
Tre giorni di iniziative per ricordare la deportazione nei lager tedeschi di ventuno cittadini di Montelupo Fiorentino avvenuta l’8 marzo...
Tre giorni di iniziative per ricordare la deportazione nei lager tedeschi di ventuno cittadini di Montelupo Fiorentino avvenuta l’8 marzo 1944. Ieri mattina è stata deposta una nuova pietra d’inciampo dedicata a Oreste Mancioli, montelupino deportato da Pontedera il 10 giugno 1944 e assassinato nel campo di concentramento di Gusen il 26 febbraio 1945. Si è tenuta anche la cerimonia per la nuova collocazione della pietra d’inciampo dedicata al maestro Giuseppe Lami davanti al Mmab, un tempo scuola elementare dove insegnava. Presenti oltre alle autorità alcuni studenti, ospiti della Rsa Il Castello e una delegazione di Gunsen. Nella mattinata, anche un omaggio alle pietre d’inciampo dedicate agli operai deportati della Vetreria Nardi nel Giardino della Memoria a La Torre; nel pomeriggio la presentazione della ristampa del libro ‘8 marzo 1944: il segreto di Vittorio (Eugenio) Grazzini, a cura di Emanuele Piccini e in serata la proiezione del film ‘Il caso Matteotti’. Oggi è prevista la commemorazione con gli studenti dell’Istituto Baccio da Montelupo al monumento dedicato ai deportati davanti alla scuola e alle 21 una fiaccolata. Il 9 marzo, infine, l’omaggio alla lapide dei deportati installata sulla facciata del Municipio. "Il maestro Lami venne deportato proprio per il suo ruolo nella comunità. Alla stazione di Bologna riuscì a lanciare un biglietto fuori dal treno, che venne ritrovato e consegnato alla famiglia. In poche righe provava a rassicurare i suoi cari. Fu la sua ultima testimonianza", ricorda Lorenzo Nesi, assessore alla Memoria.