FRANCESCA CAVINI
Cronaca

Le sfide di Vanni per lo sviluppo: "Collegare meglio i territori. E poi sinergie pubblico-privato"

Il delegato dell’Unione: "Dobbiamo potenziare i trasporti e creare un sistema di rete fra le aziende"

Le sfide di Vanni per lo sviluppo: "Collegare meglio i territori. E poi sinergie pubblico-privato"

Il delegato dell’Unione: "Dobbiamo potenziare i trasporti e creare un sistema di rete fra le aziende"

Se è vero che come amministratore pubblico ha un’esperienza da sviluppare, come organizzatore di eventi di successo Daniele Vanni, sindaco di Vinci e da poco delegato a cultura e turismo per l’Unione dei Comuni, di esperienza ne ha già maturata abbastanza. Tanto per essere espliciti, il Festival dell’Unicorno è una sua ’creatura’.

Una delega stimolante la sua. Quali sono i punti di forza?

"Una delega importante e una grande responsabilità. Per pensare ai risultati bisogna guardare i numeri. Giacomo Cucini e Paolo Pomponi che mi hanno preceduto in questo ruolo hanno avuto risultati importanti: la permanenza dei turisti sul territorio è aumentata, grazie alla valorizzazione del paesaggio e del sistema culturale. E come in tutte le cose, ci si può migliorare".

Quali le criticità su cui intervenire?

"La prima è relativa ai servizi. E’ difficile collegare i nostri territori col Trasporto pubblico locale e su questo va fatto di più. Dobbiamo valorizzare le nostre potenzialità, guardando come si orienta il turismo e quali sono le nuove esigenze. Per questo faremo una mappatura dei sentieri per bike e trekking in cartaceo e in digitale così da incontrare le esigenze di questo tipo di turismo sempre più presente e ideale per i nostri territori".

L’impressione è che i tanti eventi finiscano per sovrapporsi o siano concentrati in alcuni periodi e poi più nulla...

"Ci sono tanti eventi e altrettante associazioni che ci lavorano, ma coordinamento e pianificazione vanno migliorati. Bisogna partire molto in anticipo rispetto a quello che si vuole realizzare e individuare gli eventi di tradizione e appeal turistico da mettere in calendario. E poi dobbiamo incentivare la destagionalizzazione, pensare fuori dalle stagioni classiche, primavera ed estate, per dare agli operatori economici benefici che durino tutto l’anno".

Quanto valgono cultura e turismo per l’Unione?

"L’indotto economico generato da queste voci è importante. Ma il punto è che il nostro territorio ha ancora molto da dare. Per farlo incidere di più, dobbiamo creare sinergie fra pubblico e privato. Penso alla possibilità che aziende locali sostengano le attività dal punto di vista promozionale. A livello di Unione, va creato un progetto che metta insieme le aziende agricole e organizzi degustazioni e visite alle aziende stesse per valorizzare i prodotti locali. Convocherò subito un tavolo di lavoro con gli assessori al turismo per creare la struttura di questo progetto".

Il primo provvedimento?

"Convocare i tavoli di lavoro sia per il turismo sia per la cultura e proporre il potenziamento del biglietto unico dei Musei dell’Empolese Valdelsa. Un atto importante che ci ha permesso di lavorare meglio e va promosso il più possibile perché aiuta ad aumentare il periodo di permanenze dei turisti sul territorio".

Le mostre come Banksy a Castelfiorentino e Masolino a Empoli hanno valore aggiunto?

"Sono mostre di assoluta qualità, estremamente positive perché rientrano nel concetto della diversificazione. Ci sono tendenze diverse ed esigenze diverse. Queste mostre vanno nella direzione giusta".