YLENIA CECCHETTI
Cronaca

Lezioni sulla legalità. A scuola per parlare di mafia e senso civico: "Serve il buon esempio"

Dal magistrato Di Bella a don Ciotti passando per Pietro Grasso. Successo per la doppia iniziativa comunale con le associazioni. Dal 5 maggio un altro ciclo di incontri con le forze dell’ordine.

Dal magistrato Di Bella a don Ciotti passando per Pietro Grasso. Successo per la doppia iniziativa comunale con le associazioni. Dal 5 maggio un altro ciclo di incontri con le forze dell’ordine.

Dal magistrato Di Bella a don Ciotti passando per Pietro Grasso. Successo per la doppia iniziativa comunale con le associazioni. Dal 5 maggio un altro ciclo di incontri con le forze dell’ordine.

di Ylenia Cecchetti

EMPOLI

Ha incontrato gli studenti portando la sua testimonianza, ma soprattutto rispondendo a domande, dubbi e curiosità dei ragazzi sulla vita di un magistrato impegnato nella lotta alla ‘ndrangheta. "Ha paura di morire?". "Ha mai ricevuto minacce?". Silenzio e attenzione. L’edizione 2025 di “Battiti - Difendiamo la Legalità“ si è chiusa ospitando Roberto Di Bella. Dopo don Luigi Ciotti e Pietro Grasso – solo alcuni dei protagonisti del progetto voluto dall’amministrazione comunale per promuovere la cultura della legalità e dell’anticorruzione – ecco Di Bella, già presidente del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, a capo dal 2020 dell’omologo ufficio giudiziario di Catania. Per 25 anni si è occupato dei minori della provincia reggina, spesso coinvolti in reati di ’ndrangheta: ad ascoltarlo, otto classi del triennio delle scuole superiori di Empoli. Nella stessa mattinata ha trovato spazio anche lo scandalo Keu, di cui si è parlato con il magistrato e gli studenti. Ricordando che l’amministrazione comunale di Empoli è parte civile all’interno del processo per lo sversamento di Keu sotto la 429, l’assessora a Sicurezza e Polizia municipale del Comune di Empoli, Valentina Torrini ha parlato alla platea.

"Portare i ragazzi a conoscere questo fatto accaduto così vicino a noi è importante. La vicenda giudiziaria del Keu ci dimostra che la criminalità organizzata mafiosa può arrivare a insinuarsi ovunque e noi non possiamo stare a guardare. Il Comune, parte offesa in quel procedimento, vuole essere il motore da cui partano attività dirette a rafforzare quegli anticorpi che possano proteggersi contro le infiltrazioni mafiose". Archiviata la quarta edizione di “Battiti“, non finiscono gli appuntamenti di sensibilizzazione e informazione sulla cultura della legalità nelle scuole.

Il 5 maggio al liceo Pontormo, un incontro con la guardia di Finanza, inserito nel più ampio progetto “Costruire Legalità“ finanziato dal Comune di Empoli e condotto dall’associazione culturale Co.Me.Te. Aps di Empoli. I sei incontri previsti hanno coinvolto l’istituto comprensivo Empoli Est e l’istituto comprensivo Empoli Ovest, oltre appunto all’I.I.S. Il Pontormo e al Fermi - Da Vinci. Dalla polizia di Stato, alla Compagnia dei carabinieri di Empoli, in cattedra anche la polizia locale dell’Unione dei Comuni. Le forze dell’ordine fanno scuola per un momento di confronto che possa avvicinare i giovani al tema della legalità.

"Questi progetti servono a costruire un legame con chi si occupa di sicurezza e legalità – ha spiegato Torrini –. Anche per incentivare i ragazzi a rendere una testimonianza qualora ce ne sia bisogno, a costruire un rapporto di fiducia e di rispetto per chi porta la divisa. Il rispetto dipende anche dalla conoscenza". Alla fine del percorso, saranno i ragazzi a creare un libretto, scrivendo quelle che secondo loro sono le regole di condotta da adottare nella vita di tutti i giorni per sostenere la legalità.