Lite in piazza col coltello. Il caso diventa politico. Scontro sulla sicurezza fra Giannì e Giglioli

La sindaca: "Una vicenda sui generis, non si può strumentalizzare"

Lite in piazza col coltello. Il caso diventa politico. Scontro sulla sicurezza fra Giannì e Giglioli

Lite in piazza col coltello. Il caso diventa politico. Scontro sulla sicurezza fra Giannì e Giglioli

"Voglio ringraziare innanzitutto gli agenti della polizia municipale, i carabinieri e le guardie giurate per il loro intervento e per il lavoro svolto nell’interesse della collettività. Ma soprattutto, per il tatto e per l’umanità che hanno dimostrato nei confronti di una persona con problemi psichici". Il sindaco Francesca Giannì ha così commentato l’episodio avvenuto in piazza Gramsci un paio di giorni fa, che ha avuto per protagonista un ragazzo straniero di 28 anni. E che si è di fatto già trasformato in un botta e risposta a distanza indiretto fra amministrazione e opposizione, in attesa dell’insediamento ufficiale del consiglio comunale previsto per domani.

La lite fra il ventottenne con problemi psichici (risultato essere già noto agli operatori) e un altro ragazzo da lui accusato di averlo insultato si è svolta sotto gli occhi di diversi cittadini, fra cui anziani, bambini e la stessa Giannì. Il giovane è a quanto pare sceso in piazza brandendo un coltello e dirigendosi verso il rivale con aria minacciosa, ma il peggio è stato evitato grazie all’intervento della municipale e delle forze dell’ordine. La situazione si è normalizzata nel giro di pochi minuti e il coltello (abbandonato dal ragazzo durante la fuga) è stato recuperato dai vigilantes (per poi essere consegnato agli agenti della municipale).

L’accaduto non è tuttavia passato inosservato: a tal proposito Susi Giglioli, candidata a sindaco del centrodestra nonché probabile capogruppo della Lega anche nella legislatura che si appresta a prendere il via a tutti gli effetti, ha posto nuovamente l’attenzione sulla "questione sicurezza". Non risparmiando sui social, quella che appare a tutti gli effetti una ’stoccata’ al centrosinistra. "Appena dieci giorni fa è stato stabilito che questi non sono argomenti determinanti per Castelfiorentino" ha scritto, riferendosi a quanto avvenuto. "Ero presente al momento dei fatti e so com’è andata. Conosco poi bene la realtà di Castello Alto, frequentandola con una certa frequenza – la replica del sindaco – mi auguro che nessuno voglia davvero strumentalizzare una vicenda sui generis, che ha peraltro avuto per protagonista un ragazzo con problemi psichici".

G.F.