Lo chef stellato: "Natale nel segno delle radici"

EMPOLI Settanta coperti e già tutti prenotati. «Perché è vero che a tavola, anche e non so...

Settanta coperti e già tutti prenotati. "Perché è vero che a tavola, anche e non soltanto per Natale, si cerca la qualità". Parola di Stefano Pinciaroli. Lo chef stellato non ha dubbi. Il segreto per vincere tra i fornelli? Raccontare il territorio (in questo caso l’Empoelse Valdelsa) evidenziando il legame tra tradizione e innovazione.

È rientrato di recente dagli Stati Uniti, Pinciaroli, dove ha portato a termine una "missione" davvero speciale. Un lavoro che ha richiesto un volo transoceanico e tanta voglia di promuovere la Toscana…cucinando. Tra le eccellenze che hanno infatti preso parte all’ottava edizione de La Cucina Italiana nel mondo (rassegna tematica annuale dedicata alla promozione della cucina e dei prodotti agroalimentari italiani, promossa dalla rete di Ambasciate, Consolati, Istituti Italiani di Cultura e Uffici Ice all’estero) c’era anche un orgoglio di casa nostra. Pinciaroli, Chef di PS Ristorante, stella verde Michelin a Villa Petriolo tra le colline di Cerreto Guidi ha curato una prestigiosa cena organizzata dall’ambasciatrice italiana a Washington Mariangela Zappia. Sono stati 75 i commensali selezionati, ospiti dell’élite politica americana. Prima di Pinciaroli per Zappia avevano lavorato i grandi nomi della cucina italiana: tanto per dirne un paio? Massimo Bottura e Carlo Cracco. Quest’anno è toccato all’executive chef del PS di Villa Petriolo, struttura d’eccellenza, primo progetto agri-turistico di lusso dove si pratica la sostenibilità a 360 gradi. "Una parola per descrivere la mia cucina? Ribadisco il concetto di territorio - dice - Nei miei piatti finiscono sempre le nostre radici".

Sapeva di voler fare il cuoco già a 6 anni, è rimasto fermo nelle sue decisioni senza mai optare per un piano ’b’. "Sono stati tanti i sacrifici e altrettante le soddisfazioni, ma in una carriera in crescita nulla viene per caso". Le sue ricette preferite sono quelle che rievocano un ricordo. "Resto legato ai sapori, ai profumi di casa della nonna, del pranzo della domenica". La giusta atmosfera, calda e accogliente, per un Natale che passa anche dal piatto.