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Piotr Mos (Pietro per gli amici) sta preparando la sua prossima impresa
di Antonio Mannori FUCECCHIO
Pedalare verso l’impossibile con un sogno da realizzare, quello di conquistare in Polonia a giugno il titolo mondiale ultracycling. Ci proverà nella sua Nazione di origine Piotr Mos (Pietro per gli amici) che abita da 28 anni a Fucecchio e di professione fa l’imbianchino, mentre la sua grande passione è pedalare non appena ha un po’ di tempo a disposizione. "Il Mondiale Ultracycling 2025, sarà una gara veramente impegnativa dal punto di vista fisico e mentale, al di sopra di quanto ogni appassionato di ciclismo possa immaginare – afferma Pietro – Si svolgerà nella mia terra natale, e proprio anche per questo l’ho messa nel mirino con una preparazione specifica e accurata".
La sua carriera è ricca di prestigiosi successi, come il titolo Europeo WUCA 2024 di ultracycling, vinto a Silvi in provincia di Teramo dopo aver pedalato attraverso quattro regioni per 775 chilometri e oltre undicimila metri di dislivello. Il tempo impiegato in quella impresa senza mai fermarsi, fu realizzato in 32 ore e 33 minuti senza alcuna assistenza al seguito. "La mia è un’attività preparata con allenamenti nei ritagli di tempo, tra impegni di lavoro e la famiglia, e spesso pedalo per chilometri anche la notte lungo le strade del circondario". Tra gli altri successi conseguiti anche quello alla Time Trail Alpago Cronometro, primo nella sua categoria Over 50 e secondo nella classifica assoluta, ed i trofei Evestering (20.104 metri di dislivello) e Alpe du Zvift. Ora il sogno di realizzare un’altra grande impresa e vincere la Race Around Poland, gara di 3.600 Km con 33.100 metri di dislivello, valida come World UltraCycling Championship 2025, in pratica il titolo mondiale ultracycling senza assistenza al seguito. "La dura preparazione è già iniziata, con lunghe pedalate, allenamenti solitari e tutto sta andando per il meglio. Conto di essere al top per la prova mondiale".
C’è anche il sostegno degli amici, ma sono necessari e preziosi gli sponsor che Pietro in parte ha già trovato e che ringrazia, come Giovanni Moriani della Var Group di Empoli, Cristiano Biancalani della B&B di Firenze, Andrea Nieri della Cicli Nieri, la Bhoss King Bike di Empoli di Alessandro Bartoli, la Planet Power di Prato, l’osteopata Claudio Cantini. "E’ grazie a loro se posso affrontare questa sfida – dice Pietro – mi auguro di avere altri aiuti da qui a giugno e di realizzare l’impresa. Se realizzo quanto prefissato con la conquista della maglia iridata, vedremo più avanti se ci sono altri obbiettivi da raggiungere".