ANDREA CIAPPI
Cronaca

L’omaggio a Scappini. Mattarella incontra la nipote di Remo: "Emozione immensa"

Il presidente della Repubblica ha ricordato il partigiano empolese che firmò la resa dei nazifascisti come presidente del Cnl ligure

L'incontro di Tania Scappini con il presidente Sergio Mattarella

L'incontro di Tania Scappini con il presidente Sergio Mattarella

Empoli, 27 aprile 2025 – La città di Empoli centrale per il 25 Aprile nazionale. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato Tania Scappini, nipote di Remo Scappini, partigiano che firmò da presidente del Comitato di liberazione nazionale della Liguria la resa dei nazifascisti il 25 aprile del 1945. Con lei il figlio Yuri Nardini proprio a Genova, prima al teatro nazionale Ivo Chiesa e poi a Villa Migone per la cerimonia degli 80 anni dalla Liberazione.

Le parole del Presidente: "Ridurre le forze tedesche a trattare con i partigiani non fu facile. Preziosa fu la mediazione dell’arcivescovo di Genova, il cardinale Pietro Boetto – dichiarato “giusto fra le nazioni“ per il soccorso prestato agli ebrei – per giungere a siglare la resa del comando tedesco nella sua residenza di Villa Migone, tra il generale Meinhold e il presidente del Cln Remo Scappini (‘Giovanni’)".

Questi cominciò la sua attività politica da operaio, respirando l’aria dell’antifascismo in famiglia (il padre fu arrestato per aver partecipato allo sciopero del 1921 a Empoli contro le violenze dei fascisti fiorentini).

Remo divenne dirigente dei giovani comunisti di Empoli e nel 1930 dovette scappare a Parigi e Mosca. Rientrato in Italia, venne arrestato a Faenza e condannato a 23 anni di reclusione. Ne scontò 9 in carcere a Civitavecchia e nel 1942 uscì per amnistia. Scappini diserta dopo l’arruolamento nell’esercito e torna nelle organizzazioni comuniste di Torino e Milano. Una volta a Genova, nel giugno del 1944, diventa responsabile del Triumvirato insurrezionale per la Liguria. Nel frattempo si era sposato con la sua Rina Chiarini, che l’aveva atteso 13 anni prima del ritorno in libertà (una vicenda che ricorda da vicino ‘la ragazza di Bube’ di Carlo Cassola). Il 25 aprile del 1945 la firma di Scappini sancì la resa ai partigiani italiani del generale tedesco Gunther Meinhold e dei suoi 30mila soldati. Nel dopoguerra Scappini divenne deputato, senatore, consigliere comunale a Empoli e a Genova. Morì nel 1994.

A Empoli a marzo 2024 è stato inaugurato un monumento (a Santa Maria) in memoria di Remo Scappini e Rina Chiarini, mentre un murales di Ligama ritraente i loro volti dal 2021 decora la biglietteria bus di piazza Don Minzoni, alla stazione ferroviaria. Alla coppia è intitolato anche il Centro di documentazione sull’Antifascismo, la Resistenza.

"È stato molto emozionante dare la mano al presidente Mattarella e scambiare due parole con lui – ha commentato Tania Scappini – durante la rappresentazione teatrale è stata rivissuta la resa dei tedeschi a Genova. Ci sono stati molti interventi carichi di emozione, così come a Villa Migone. Ho incontrato anche i pronipoti del generale Meinhold, che conoscevo dal 2017. Ho parlato anche con persone che hanno assistito ai comizi di mio zio nelle fabbriche, è stato un carico di emozioni veramente intenso".

Grande anche la soddisfazione del senatore dem Dario Parrini che, tra l’altro, da tempo si batte per i ristori alle vittime delle stragi nazifasciste: "Fortissima emozione sentire citare Scappini: un personaggio cruciale che, con quella resa tedesca, permise di ottenere la cacciata dell’invasore evitando un’ondata ulteriore di perdite umane e materiali".