di Tommaso Carmignani
Poco più di 550 domande accolte su un totale di oltre 2.200 richieste. Sono i numeri della cosiddetta carta solidale, una misura di sostegno alle famiglie italiane che hanno un reddito Isee inferiore ai 15mila euro. L’obiettivo? Combattere il caro spesa. L’iniziativa, introdotta nell’ultima legge di bilancio con l’istituzione di un fondo specifico di circa 500 milioni di euro, potrebbe in qualche modo compensare i tagli al reddito di cittadinanza introdotti dal Governo Meloni che scatteranno a partire da oggi, ma i numeri del Comune di Empoli parlano di una domanda di gran lunga superiore rispetto alle risorse messe a disposizione. "In questi giorni – conferma l’assessore al Sociale Valentina Torrini – i nostri uffici stanno ricevendo molte telefonate di persone che si aspettavano di ricevere la carta alimentare e, invece, ne sono rimasti esclusi. Intanto voglio ricordare che è stato l’inps, su mandato del Governo, ad estrarre la lista dei beneficiari e non il Comune. E l’Inps, sempre sul mandato del Governo, ha individuato le famiglie aventi diritto tra coloro che hanno fatto l’Isee".
Questo significa, intanto, che sono rimaste escluse tutte le famiglie che non hanno fatto l’Isee, a prescindere dal possesso dei requisiti, un particolare che rende praticamente incalcolabile il numero di famiglie effettivamente in difficoltà che avrebbero potuto, almeno sulla carta, avere tutti i requisiti economici per beneficiare del bonus. Ma non solo. Ad Empoli beneficeranno della carta solo 533 famiglie a fronte di una lista degli aventi diritto estratta dall’Inps che superava le 2.200 famiglie. "Questo – prosegue ancora l’assessore Torrini – accade perché il Governo non ha messo a disposizione risorse per tutti, tagliando fuori tante famiglie. Insomma è una misura insufficiente e per pochi".
Adesso c’è da dipanare l’aspetto logistico, particolare non da poco che sta impegnando gli uffici di via del Papa. Il Governo ha infatti dato mandato ai singoli Comuni di comunicare alle famiglie le modalità per il ritiro della carta. "Su questo voglio tranquillizzare le famiglie. Per accertarci che tutti coloro che sono stati individuati ricevessero la comunicazione necessaria – aggiunge Torrini – abbiamo dato mandato ad una ditta specializzata di effettuarle, ovviamente stanziando risorse del Comune. Questo perché non potevamo rischiare, dato che si tratta di una misura alimentare e che riguarda quindi beni di prima necessità, che qualcuno non andasse a ritirare la carta perché non ne era venuto conoscenza".
Si tratta però di una misura che da sola non può ovviare alle situazioni di povertà e disagio che caratterizzano anche Empoli e che negli anni scorsi, specialmente a causa del Coronavirus, sono aumentate. "Devo dire che questa situazione di profonda ingiustizia sociale si somma a quanto sta accadendo sul tema del reddito di cittadinanza. Il 27 agosto (ovvero oggi, ndr) – conclude Torrini – tante famiglie non lo riceveranno più. Abbiamo sempre detto che doveva essere riformato, ma è disumano abbandonare da un giorno all’altro tante famiglie, per lo più con un sms, scaricando ancora una volta tutto sui Comuni e sui servizi sociali. Noi faremo la nostra parte, come abbiamo sempre fatto, ma non possiamo sostituirci allo Stato, che deve dare una risposta, reale e concreta alle famiglie in difficoltà".