Lotta alla legionella. In dono alla Rsa il primo apparecchio che abbatte i rischi

Sperimentazione unica in Italia per l’azienda Techno System di Certaldo. I risultati danno esito positivo: il batterio si previene con il calore. Il dispositivo automatizzato consente anche di risparmiare acqua .

Lotta alla legionella. In dono alla Rsa il primo apparecchio  che abbatte i rischi

Lotta alla legionella. In dono alla Rsa il primo apparecchio che abbatte i rischi

Un’azienda di Certaldo ha prodotto uno strumento che permette di tenere sotto controllo la legionella e prevenirne la diffusione, evitando al contempo la corrosione delle tubature idriche e consentendo di risparmiare acqua. E il mezzo in questione, sperimentato con successo nellla Rsa Pablo Neruda di Castelfiorentino nei mesi scorsi, è stato poi donato alla struttura stessa.

Questa sinergia in ambito pubblico-privato sull’asse Castello-Certaldo è stata oggetto nei giorni scorsi dell’incontro "Il calore previene e cancella la legionella alla Rsa Pablo Neruda. E fa risparmiare", che si è tenuto presso la sala consiliare di palazzo comunale alla presenza del sindaco Francesca Giannì. Nel corso del convegno, nel quale i protagonisti hanno illustrato i risultati di un’iniziativa attuata per la prima volta a livello nazionale proprio nell’Empolese – Valdelsa, sono intervenuti a vario titolo Franco Doni, direttore Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, Federica Parisi, assessore alle politiche sociali, Carlo Boccacci, ingegnere e presidente Techno System srl (insieme a Marco Bartolini, ingegnere responsabile di produzione della medesima ditta) Luca Salvadori, ingegnere direttore Soc. Manutenzione Immobili Empoli - Asl Toscana Centro e Luca Tani, ingegnere e direttore Area Manutenzioni e gestione investimenti Empoli, Soc Gestione Investimenti Empoli. Argomento dell’incontro è stato il cosiddetto "Modulo Mdi", prodotto dall’impresa certaldese Techno System e utilizzato proprio all’interno dell’Rsa per disinfettare la rete idrica.

Si tratta in buona sostanza di un apparecchio automatizzato caratterizzato da uno scambiatore di calore a piastre, che produce acqua calda per uso sanitario. E che permette, per mezzo di una centralina elettronica di controllo (innalzando la temperatura dell’acqua fino a 70 gradi, all’occorrenza) di abbattere la legionella sfruttando il calore. Stando a quanto fatto sapere da Salvadori, si tratta di un metodo che consente fra le altre cose anche un certo risparmio della risorsa idrica ed elimina la necessità di ricorrere a prodotti chimici come il biossido di cloro.

Con un unico apparecchio, in sostanza, si può produrre acqua calda per usi sanitari eliminando al contempo il batterio della legionella: le analisi periodicamente effettuate nella residenza sanitaria come da normativa hanno messo in luce valori bassi o prossimi allo zero, sotto questo profilo. Visti i risultati ottenuti, il ’Modulo’ è quindi stato donato alla struttura. "Siamo soddisfatti di questa collaborazione virtuosa tra il settore privato e pubblico. Sappiamo bene quanto lavorare in sinergia con il mondo delle imprese sia un elemento chiave dello sviluppo di una comunità – ha concluso Giannì - e la donazione effettuata ne è un esempio".

G.F.