SIMONE CIONI
Cronaca

Malore fatale a 22 anni. La città piange Assane: "Addio ragazzo buono"

La serata felice insieme agli amici, poi il malessere improvviso a casa di un’amica. Ex calciatore, allenava i bambini dell’Us Ponte a Elsa 2005 ed era amato da tutti. Il ricordo della sorella: "Attivo, forte e determinato. Si sarebbe laureato ad aprile".

Malore fatale a 22 anni. La città piange Assane: "Addio ragazzo buono"

Assane Niang durante un momento felice insieme alla sorella Adama appena laureata

Una serata felice insieme agli amici, poi il malore durante la notte e la corsa disperata all’ospedale di Careggi a Firenze, dove i medici hanno potuto solo constatarne il decesso. Si è spenta così la vita del 22enne Assane Niang, originario del Senegal, ma nato e cresciuto a Ponte a Elsa, dove abitava tutt’ora insieme ai genitori e alla sorella minore Adama, tesserata per la Toscana Atletica Empoli. È proprio quest’ultima, distrutta dal dolore come tutta la comunità dove era molto conosciuto, a raccontare l’accaduto.

"Mio fratello aveva passato una serata tranquilla con amici, erano andati ai mercatini di Natale in centro a Empoli, poi ha riaccompagnato a casa una sua amica a Campi Bisenzio e vista la tarda ora è rimasto a dormire da lei – spiega la sorella –. Durante la notte poi ha avuto un malore, è stato prontamente soccorso dai genitori della sua amica che hanno chiamato immediatamente i soccorsi ma quando l’ambulanza lo ha portato all’ospedale di Careggi ormai era troppo tardi e ne hanno solo potuto dichiarare il decesso. Adesso dobbiamo aspettare i risultati dell’autopsia per capire la causa della morte". Grande sportivo e appassionato di calcio, Niang era arrivato fino a disputare una gara di Coppa Italia di Serie D con il Prato, società che lo aveva prelevato ancora piccolo dalla scuola calcio del Ponte a Elsa. Era il 3 novembre 2021 ed era entrato gli ultimi venti minuti nel successo per 4-1 a Forte dei Marmi contro il Real Forte Querceta. Trequartista, bravo tecnicamente e dalla spiccata visione di gioco era poi passato alle giovanili di Tuttocuoio, Ponsacco e Bellaria Cappuccini Pontedera prima di far ritorno al Prato per disputare il campionato Juniores Nazionali.

"Lo conosco fin da quando era bambino, quando insieme a tanti altri ragazzini del quartiere andava a giocare al campetto sotto casa – ricorda il direttore sportivo dell’Us Ponte a Elsa 2005, Luca Bombini –. Ha iniziato a giocare seriamente nella nostra società, dove nel 2022 era poi tornato in prestito nella nostra Terza Categoria. Successivamente, quando il Prato lo ha svincolato ho colto la palla al balzo per tesserarlo da noi come dirigente perché ci aveva dato la disponibilità a venire a collaborare con i nostri istruttori nelle varie categorie della scuola calcio". La società è stata la prima a dare la notizia sui social salutando così il suo Assane: "Un ragazzone dal cuore d’oro, dai profondi valori. Lascia un vuoto immenso – si legge nella parte finale del post –. Riposa in pace amico nostro".

Una passione, quella di Niang per il calcio alimentata dal sogno di poter arrivare a giocare a livelli importanti, come ricorda Alessio Bombini, figlio del diesse dell’Us Ponte a Elsa e attuale portiere della squadra di Terza Categoria. "Si allenava sempre anche da solo, andava a correre ogni giorno, con qualunque condizione atmosferica – ricorda – ci siamo frequentati anche fuori dal campo, gli piaceva stare con gli amici. È stata una notizia devastante, ci mancherà tantissimo". Fuori da quel rettangolo verde che amava tanto Niang era fidanzato e stava studiando per gli ultimi esami della laurea triennale in Economia. "Stava pianificando di laurearsi ad aprile – riprende la sorella –. Assane era un ragazzo d’oro, non lo dico perché era mio fratello, ma perché lo era veramente. Attivo, forte e determinato, faceva mille cose. Aveva preso ad allenare anche i bimbi a calcio e faceva un sacco di attività sportiva. I suoi amici lo amavano profondamente e per noi era tutto. Si poteva sempre contare su di lui, era di una generosità unica".