REDAZIONE EMPOLI

Malore mentre gioca, salvato col defibrillatore

CAPRAIA E LIMITE (Firenze) Un centro sportivo, due campi da calcio e due partite in contemporanea. Da una parte il...

CAPRAIA E LIMITE (Firenze) Un centro sportivo, due campi da calcio e due partite in contemporanea. Da una parte il...

CAPRAIA E LIMITE (Firenze) Un centro sportivo, due campi da calcio e due partite in contemporanea. Da una parte il...

CAPRAIA E LIMITE (Firenze)

Un centro sportivo, due campi da calcio e due partite in contemporanea. Da una parte il miracolato. Dall’altra il suo angelo custode. Tragedia scampata per un 56enne che venerdì sera ha accusato un malore, perdendo coscienza, mentre era impegnato in una sfida di calcetto tra colleghi al centro sportivo di Limite sull’Arno in via Gagarin. È successo tutto in una manciata di minuti. L’uomo, residente a Lastra a Signa, colto da una crisi cardiaca è stato strappato alla morte grazie all’intervento tempestivo di un infermiere empolese, anche lui alle prese con una partita. "Non chiamatemi eroe. Ho fatto solo il mio lavoro", tiene a specificare Daniele Fontanelli: il professionista 42enne non ci ha pensato due volte a precipitarsi sul campo. L’uomo era già a terra, in arresto cardiaco. "Uno dei compagni aveva iniziato il massaggio. Ci siamo alternati secondo protocollo". Si utilizza anche il defibrillatore di cui l’impianto sportivo è dotato. Le operazioni di rianimazione sembrano interminabili. Dieci, forse dodici minuti, ma poi, la luce. "Il Dae ha scaricato due volte. Siamo andati avanti con il massaggio, tentando il tutto per tutto". E così, Fontanelli, riesce a salvare una vita, stavolta senza il camice indosso. Il 56enne riprende conoscenza e pronuncia il suo nome. Trasportato d’urgenza dalla Pubblica Assistenza di Limite al San Giuseppe di Empoli, viene trasferito poi a Santa Maria Nuova a Firenze: le sue condizioni sono stabili. Tanta l’emozione anche alla PA: "È stato un lavoro di squadra. È importante avere il Dae su campi".

Y. C.