Empoli, 19 agosto 2022 - Banchi andati distrutti, tendoni sfasciati, merce zuppa d’acqua ammassata in strada. In mezzo alla bufera due ambulanti sono stati colpiti da un ferro che si è staccato dalle attrezzature. "Ho preso una botta forte alla testa – racconta una di loro –. Ho perso molto sangue, è stato terribile. In ospedale mi hanno messo i punti di sutura, per fortuna ora sto bene".
Scene da apocalisse per venti, interminabili minuti di panico ieri mattina al mercato settimanale di Empoli, dove la tempesta di acqua e vento ha avuto l’effetto di una catastrofe per gli ambulanti che nel giro di pochi minuti hanno visto volare via settimane, mesi di lavoro. Forse anche di più. Perché il bilancio è rovinoso.
"Un disastro", commenta sconsolato Luca Taddeini, presidente degli ambulanti per Confesercenti Firenze. "Ho visto banchi distrutti, tendoni andati in pezzi, merce rovinata. Una devastazione totale – continua Taddeini –. La stima è di qualche migliaia di euro di danni per ogni ambulante, basti pensare che per cambiare tre stecche del tendone non bastano mille euro". E in molti erano già stati messi in ginocchio dal maltempo degli ultimi giorni. "Ho ricevuto chiamate da colleghi disperati perché avevano i magazzini allagati – continua il presidente Anva Confesercenti di zona –. Ormai questi fenomeni atmosferici stanno diventando sempre più frequenti, è necessaria una riflessione profonda. Siamo imprese che lavorano all’aperto 365 giorni l’anno e abbiamo bisogno di essere sostenuti. Eppure di aiuti ne abbiamo visti ben pochi".
La conta dei danni è ancora in corso e per molti rischia di essere fatale. "Con banchi, tendoni e merce rovinata la vera incognita è quando si potrà ripartire", osserva Taddeini. "È vero che era stata annunciata l’allerta meteo – prosegue – ma come si fa a rinunciare a lavorare? A fine mese ci sono le tasse da pagare...".
Alessio Pestelli, presidente Assidea, ha ancora negli occhi quei momenti di paura. "Il mercato era pieno di gente – racconta – intorno alle 10,30 siamo stati sorpresi da una tromba d’aria e in pochi minuti si è scatenato l’inferno. La paura è stata tantissima. Abbiamo provato a rimettere tutte le nostre cose ma i danni sono stati ingenti. Molti colleghi hanno avuto ombrelloni e tende distrutti e danni alla merce con i banchi allagati". Ora si cerca un modo per ripartire. "Esprimendo vicinanza alle persone ferite, tra cui un nostro collega ambulante – conclude Pestelli –, riteniamo indispensabile che la Regione porti avanti la richiesta di stato di emergenza e siano messi a disposizione fondi che permettano a molti colleghi di ripartire".