
Una delle immagini simbolo del 14 marzo (Gasperini/Germogli)
Empolese Valdelsa, 31 marzo 2025 – Superata l’emergenza, è tempo di bilanci. La Città metropolitana si appresta a stilare una prima conta dei danni da maltempo descrivendo quanto accaduto tra il 14 e il 15 marzo comune per comune. Partendo da Empoli l’ente d’area vasta ha annotato "allagamenti di una parte del territorio comunale con chiusura di strade sottopassi e il coinvolgimento della zona di Carraia, Pozzale e Ponzano per l’esondazione torrente Orme". Sorte simile a quella toccata a Fucecchio con l’acqua che ha invaso gli edifici che si trovano nella golena dell’Arno. Il capitolo Vinci si ’arricchisce’ della sezione frane, carico da 90 sugli allagamenti diffusi "per rigurgito fognario", con un focus sullo smottamento che ha interessato la Sp 13.
La MetroCittà insiste poi sul nodo smottamenti anche facendo il punto su Montespertoli – dalla relazione emerge la frana sulla Sp 80 –, su Capraia e Limite e su Cerreto Guidi dove gli allagamenti "per rigurgito fognario e micro-reticolo hanno resa necessaria l’attivazione del Piano di emergenza appositamente redatto per la frazione di Stabbia". Nell’arco dell’emergenza, è stato ricordato da Firenze, la Protezione civile della Città metropolitana è stata coinvolta nelle in una ventina di riunioni congiunte tra Unità di crisi e Centro coordinamento soccorsi in raccordo con la prefettura di Firenze". La maggior parte delle riunioni si è svolta in modalità mista, ovvero in presenza sull’Olmatello e a distanza dal territorio, con la partecipazione delle forze dell’ordine, del coordinamento delle associazioni di volontariato, dell’Università e di tutti gli enti dalla Regione ai Comuni, dalle aziende di servizi a quelle che si occupano di viabilità. "È stato garantito il presidio rafforzato del personale in sala operativa ovvero fino a sei persone di giorno, due/tre di notte – fa sapere MetroCittà –. Innumerevoli gli interventi con idrovore da parte operatori del Centro mobile a difesa anche delle scuole Pontormo di Empoli".
Ma che cosa è successo esattamente in quelle terribili ore? Perché Empoli e l’Empolese Valdelsa hanno pagato un prezzo così alto? I livelli idrometrici dell’Arno hanno raggiunto a Empoli 5,35 metri alle ore 17 del 14 marzo, con una portata indicativa di 2mila metri cubi (nel 2019 era stato di 5,58 metri), mentre a Fucecchio un quarto d’ora prima il fiume ha toccato i 5,79 metri con una portata di 2.075 m cubi (nel 2019 era stato di 5,91 metri). "In sintesi la piena dell’Arno è stata inferiore a quella del novembre 2019 – affermano da MetroCittà –, ma essendo stata in alcuni tratti da valle verso monte, con il colmo di piena che è arrivato prima a Empoli che a Firenze, ha comportato nel suo complesso una piena con un tempo di transito lungo e la conseguente chiusura prolungata delle portelle di scarico a gravità dell’acqua piovana. Ciò ha determinato l’allagamento di numerose zone del l’Empolese perché l’acqua che cadeva con la pioggia non defluiva in Arno".