L’ultimo femminicidio in zona, prima della morte di Klodiana Vefa, 37 anni uccisa la sera di giovedi scorso a Castelfiorentino dal marito, avvenne a Fucecchio nel 2014. Anche Marinella Bertozzi, 50 anni, fu uccisa dal compagno. Non con colpi di pistola. Ma una escalation di botte. Lui, oggi 46anni, sta scontando 30 anni di reclusione, pena che la Cassazione mandò definitiva nel 2018. L’uomo, scrissero i giudici, sempre più insofferente "per la condizione di debolezza della compagna invece di aiutarla concretamente o, al limite, di separarsi da lei", si sfogava in suo danno "con la violenza, con le urla, con gli schiaffi".
Un crescendo fino all’epilogo di quella sera in cui - aveva motivato la Corte d’appello -
"non è possibile ritenere che l’imputato volesse solo percuotere la vittima". Un vicino, intercettato giorni dopo il delitto, rievocando il clima,
aveva affermato che "sembrava che l’uomo la volesse scannare". La morte di Marinella, una donna gentile e benestante, all’inizio, era stata classificata come "naturale", e a chiamare il 118 nella villetta di Querce di Fucecchio, dove i due erano andati a vivere, era stato proprio il compagno. Una denuncia contro ignoti, la sera stessa, presentata dal fratello della vittima, Roberto Bertozzi, fu la prima svolta: intercettazioni e indagini dei carabinieri in poche settimane inchiodarono il compagno. Nessun dubbio per la giustizia che sia stato lui l’assassino di Marinella. Ci fu anche una conversazione intercettata - notò la Cassazione - in cui parlando con il padre, l’uomo, alla fine, era sbottato dicendo di averla ammazzata lui. E lo fece quella sera con un’azione "senz’altro più violenta del solito, essendo stata
caratterizzata da un’aggressione dura e continua interrotta soltanto quando la vittima era rimasta esanime sul letto, per essere deceduta a seguito dell’arresto cardiocircolatorio acuto irreversibile". Il giudice del primo grado aveva condannato il compagno, in abbreviato, a 18 anni di carcere riqualificando il reato in morte come conseguenza di maltrattamenti. Fu in appello che era tornata a vivere l’accusa di omicidio volontario "quantificata" in trent’anni e poi passata definitiva. Nel 2019 in ricordo di Marinella fu istituito un nuovo servizio di Frida, l’associazione del Valdarno in
prima linea contro la violenza di genere. Perché la storia di Marinella, il suo calvario, i suoi tormenti, la sua fine,
non vadano dimenticati.
Carlo Baroni