Masi e lo sguardo al futuro: "Ora scegliete il cambiamento. Nel programma e nelle modalità"

L’appello finale al voto del candidato sindaco in una lettera con le promesse elettorali alla città. Il pensiero agli anziani non autosufficienti, ai pendolari diretti al Terrafino ma anche alle frazioni

Masi e lo sguardo al futuro: "Ora scegliete il cambiamento. Nel programma e nelle modalità"

Masi e lo sguardo al futuro: "Ora scegliete il cambiamento. Nel programma e nelle modalità"

Empoli, 21 giugno 2024 – L’appello al voto del candidato sindaco di sinistra-M5S Leonardo Masi in vista del ballottaggio. 

“Care amiche e cari amici empolesi, domenica e lunedì sarete finalmente chiamati a scegliere a chi affidare la guida della nostra città per i prossimi cinque anni. Sarete chiamati a decidere se rimanere fermi, proseguendo esattamente nel percorso tracciato fino ad oggi, con un’amministrazione allergica al confronto, dirigista, presuntuosa e incapace di riconoscere i propri sbagli. Oppure potrete decidere di guardare avanti, scegliendo il cambiamento. Scegliendo di dare a Empoli quella spinta innovativa che solo una discontinuità forte può garantire. Non tanto e non solo nelle scelte, nelle priorità e nelle politiche. Ma soprattutto nelle modalità con le quali le decisioni verranno prese. Sarete chiamati a decidere se rimanere spettatori o diventare protagonisti di una nuova stagione della nostra città”.

"Perché, parliamoci chiaro, a Empoli non si vive male. Ma non si vive come si potrebbe. E, problema ancor più grave, non tutti sono messi nelle condizioni di vivere come dovrebbero. Penso agli anziani non autosufficienti e ai loro famigliari che non hanno servizi pubblici adeguati. Penso ai pendolari diretti al Terrafino, costretti a code interminabili, senza un piano B. Penso ai cittadini di alcune frazioni, isolate dal trasporto pubblico. E penso a chi si è visto il futuro messo in discussione da un gassificatore folle, da un doppio binario mal progettato, da un Comune cieco e sordo. Non prendere una posizione oggi, significa rimanere immobili. E questo Empoli non se lo può permettere. Perché le sfide che il mondo attorno a noi, la Regione e la Città metropolitana di Firenze ci mettono davanti sono numerose e sono complesse. Io da sempre ho fatto dell’ascolto e del dialogo il mio tratto caratteristico, perché credo che l’umiltà e la capacità di saper trovare punti di contatto con tutti siano qualità imprescindibili per chi ha l’onore di occuparsi della cosa pubblica”.

"Qualità che vanno a braccetto con la determinazione a fare il meglio per voi empolesi, qualunque sia il vostro credo politico, la vostra estrazione sociale o la vostra età. Io non faccio e non ho mai fatto mirabolanti promesse. E di certo non voglio da voi una delega in bianco. Perché io condividerò con voi le scelte cruciali per la città. Una città che sogno più viva, più equa, più sana e più dinamica. Ma soprattutto una città nella quale gli empolesi siano al centro del progetto di sviluppo”.