
Mauro Bonanni aveva 90 anni
Montelupo Fiorentino (Firenze), 31 gennaio 2022 - Il suo posto – e guai a chi glielo prendeva – era al bancone. Faceva lui i conti ai clienti, rigorosamente in lire, che poi convertiva in euro. Affettava a mano, con precisione millimetrica, il prosciutto e il pane. Mauro Bonanni, patriarca dell’Osteria Bonanni del Turbone di Montelupo Fiorentino, più famosa come ’Capounto’, è venuto a mancare ieri mattina. Avrebbe compiuto 91 anni il prossimo 15 giugno, ma il suo cuore, provato da vari acciacchi, è cessato di battere intorno alle 7, nel sonno, mentre dormiva nel suo letto.
La prima ad accorgersene è stata la moglie, Marisa, 86 anni, compagna di una vita. "Se n’è andato serenamente – racconta la nuora, Roberta – Da agosto aveva iniziato ad accusare problemi cardiaci, ma negli ultimi giorni sembrava stare meglio. Poi, purtroppo, c’è stato un improvviso peggioramento. Tuttavia, ha vissuto una vita piena, dedicandosi con passione e amore alla sua attività di ristoratore". La nuora e i figli, Maurilio e Marzia, avevano raccolto il testimone nel 1995, anche se Mauro e Marisa continuavano a essere presenti nel locale.
L’Osteria Bonanni è nata nel lontano 1920 come panificio, alimentari, ma anche merceria e farmacia (all’epoca si poteva vendere di tutto). L’attività si è tramandata di padre in figli, fino alla quarta generazione, mantenendo intatte le ricette, quelle tipiche della tradizione toscana.
Carattere ruvido, Mauro era un locandiere d’altri tempi, che non le mandava mai a dire. "Se aveva qualcosa da farti notare non ci girava intorno, te la diceva con il suo modo burbero. Era schietto, diretto con tutti, sia in famiglia che con i clienti – prosegue Roberta – Non gli piacevano i cambiamenti, né che gli venissero fatte richieste che lui non condivideva: si arrabbiava se un cliente gli chiedeva lo sconto, perché per lui il conto era corretto. Ha sempre fatto i conti in lire per poi convertirli in euro. Si è arreso solo quando abbiamo messo il pos e i clienti hanno iniziato a pagare con il bancomat".
Le sigarette erano il suo più grande vizio. "Non poteva fare a meno di fumare. Le tagliava in due, convincendosi così di fumarne meno – racconta ancora la nuora – Tra le sue passioni c’era anche la caccia. Per anni è andato in Ungheria a caccia di lepri che poi venivano cucinate e servite ai tavoli del ristorante. Amava anche le belle donne, alle quali non risparmiava complimenti. Negli anni il suo carattere burbero si era molto addolcito". Padre, nonno di 5 nipoti e anche bisnonno di due, Mauro Bonanni era molto legato anche alla sorella minore Giuliana.
Le sue spoglie da ieri mattina sono esposte nella sua ‘bottega’ fino alle 12 di oggi. Sarà poi trasferito alla chiesa di Turbone, dove domani, alle 15, si svolgerà il funerale. Anche il sindaco di Montelupo, Paolo Masetti, ha voluto ricordarlo con un post su Facebook rivolgendo alla famiglia le sue personali condoglianze e quelle di tutta la giunta.
Irene Puccioni