EMPOLI
Dopo le proteste, la mano tesa. Almeno così pare. L’appuntamento era fissato per mercoledì scorso alle 18 e i cittadini non se lo sono fatto mancare. Dopo la costituzione di due comitati per impedire, di fatto, l’istallazione sul territorio empolese dell’antenna per la telefonia di via Val Pusteria e per contestare quella recente di via delle Chiassatelle, una delegazione rappresentativa di residenti è stata ricevuta in municipio per un confronto. A tu per tu con l’amministrazione comunale, i tecnici e la società che segue, appunto, il piano delle installazioni per gli impianti di telefonia sul territorio.
Seppur non definitivo, l’esito si può tradurre in una battaglia vinta considerando che al momento i lavori per la sistemazione del ripetitore telefonico contestato da una quarantina di famiglie sono stati interrotti. Messo in ’standby’ per i ponti delle festività primaverili, la notizia è che il cantiere in zona via Val Padana e via Val Pusteria (ma che interessa anche via delle Valli, le scuole di via Sanzio, e Santa Maria a Ripa) non riaprirà. Almeno per ora. Lo conferma l’assessore all’Ambiente del Comune di Empoli dopo il confronto di mercoledì. "Abbiamo stoppato i lavori – fa sapere Massimo Marconcini –. Vediamo di migliorare il piano, valutando alternative. Il discorso vale per l’antenna di via Val Pusteria (dove al momento c’è solo la rete arancione che delimita l’area con alcuni cartelli, ndr) ma anche su via delle Chiassatelle abbiamo intenzione di capire come intervenire e, se è il caso, bloccare. Siamo in una fase interlocutoria, ma abbiamo intenzione di valutare ogni singola situazione, raccogliendo le istanze dei residenti".
Stando a queste dichiarazioni non dovrebbero andare avanti i lavori per l’antenna nei pressi degli alloggi popolari. "Si tratta – aveva fatto presente Andrea Greco, portavoce del comitato dei residenti ’No antenna Empoli’ – di un cantiere per la realizzazione di una gigantesca antenna a torre, detta stazione radio base. L’esposizione permanente, continua ed intensiva di radiazioni elettromagnetiche emesse da questa stazione potentissima, ci preoccupa. L’antenna sarà alta circa 25-40 metri e, attivata, sarà una sorgente gigantesca di radiazioni elettromagnetiche che irradieranno costantemente le abitazioni vicine. Senza contare l’impatto ambientale; deturpa il contesto e danneggia il decoro abbassando il valore economico degli immobili". Il collettivo di cittadini unito per bloccare il montaggio di antenne a ridosso delle abitazioni, insomma, può tirare un sospiro di sollievo. Almeno per il momento anche se, tra i residenti, restano forti dubbi a causa dell’amministrazione in scadenza. Motivo per cui stasera alle 19.30 i cittadini si daranno un nuovo appuntamento in via Val Pusteria.
Ylenia Cecchetti