
Maxi restyling per la Rsa "Sì" al piano da 7 milioni
di Tommaso Carmignani
Il progetto, nel complesso, costerà circa 7 milioni di euro. E consentirà, grazie ad un partenariato pubblico privato, di provvedere alla ristrutturazione e riqualificazione dell’Rsa più grande del territorio: Villa Serena a Montaione. Nei giorni scorsi è stata infatti approvata la fattibilità tecnico economica dell’operazione, oltre alla dichiarazione di pubblica utilità. Un passaggio chiave nell’iter amministrativo che porterà alla realizzazione dei lavori. Il progetto prevede che il concessionario si faccia carico della progettazione (definitiva ed esecutiva), della ristrutturazione e ampliamento e della gestione e manutenzione del Centro Polifunzionale destinato a Rsa (con oltre 140 posti), oltre alla realizzazione e gestione di un eventuale Centro Diurno Anziani per 4 posti letto subordinatamente alla disponibilità dell’accreditamento necessario.
La concessione non riguarda il cosiddetto blocco A che rimarrà nella esclusiva disponibilità del concedente o del Comune di Montaione, fatta eccezione del locale seminterrato per quanto attiene alla palestra e alle relative pertinenze, nonché del piano primo, interessati dalla prosecuzione della gestione esclusivamente per il periodo transitorio di esecuzione di lavori. Lo scorso 24 gennaio il proponente ha trasmesso all’Unione per le vie brevi una versione aggiornata della proposta, specificatamente del piano economico finanziario rivisto al netto dell’inflazione e della bozza di convenzione, da discutere in un incontro online il successivo 31 gennaio. A valle della riunione, in data 3 febbraio, è stato trasmesso all’amministrazione un documento di verifica del recepimento delle raccomandazioni avanzate il 9 dicembre scorso. Dall’analisi è emerso che il proponente ha recepito tutte le modifiche richieste e parzialmente rivisto la riserva di contingency per imprevisti lavori che permane alla voce "imprevisti per costruzione", per un valore di 250mila euro. Il proponente ha inoltre provveduto a modificare la bozza di convenzione per rispondere agli elementi di criticità sollevati in termini di trasferimento dei rischi, per la cui analisi sarà comunque necessario un parere legale. Il progetto consentirà di ristrutturare e riqualificare una struttura che durante i mesi più duri della pandemia ha pagato un prezzo salatissimo.
E proprio il Covid ha rallentato un project financing di cui si parla dal 2018, quando il progetto arrivò per la prima volta arrivò sul tavolo dell’Unione. La proposta prevedeva anche la gestione della struttura di Villa Serena per 33 anni ed è stata ripresa in mano una volta terminata l’emergenza pandemica. La dichiarazione di pubblica utilità rappresenta ora un passaggio chiave per andare avanti con l’iter amministrativo verso la progettazione vera e propria.