Maxi rissa: tre patteggiano, altri dieci andranno alla sbarra

Tredici persone, italiane ed extracomunitarie, coinvolte in una maxi rissa multietnica a Porto San Giorgio. Tre patteggiano pene minori, gli altri rinviati a giudizio per rissa e lesioni. Fatti accaduti il 24 aprile 2022, con diversi feriti e un giovane con frattura orbitaria. Indagini dei carabinieri hanno portato alle denunce.

Maxi rissa: tre patteggiano, altri dieci andranno alla sbarra

Maxi rissa: tre patteggiano, altri dieci andranno alla sbarra

Si erano resi protagonisti di una maxi rissa multietnica con feriti e c’erano voluti mesi di indagini dei carabinieri per indentificarli e denunciarli. Alla fine nei guai erano finite ben tredici persone, sia italiani che extracomunitari, tra i quali anche alcune ragazze. Tre di loro, due ragazzi e una giovane, tutti italiani del posto, hanno patteggiato rispettivamente le pene di sei mesi, quattro mesi e tre mesi, più una multa di 300 euro. Gli altri, che hanno una posizione più grave, sono stati invece rinviati a giudizio e dovranno comparire davanti al giudice del tribunale di Fermo per essere processati con rito ordinario per i reati di rissa e lesioni personali in concorso. I fatti risalgono alla notte del 24 aprile 2022 quando un nutrito gruppo di persone, di età compresa tra i 18 ed i 40 anni, di diversa provenienza – c’erano italiani, sudamericani, albanesi e marocchini – dopo aver trascorso una serata di eccessi, in preda ai fumi dell’alcool, avevano dato vita a una maxi zuffa che si si era scatenata sul lungomare Gramsci di Porto San Giorgio, probabilmente per uno scambio di commenti poco gradito o un’occhiata troppo insistente nei confronti di una delle ragazze di un gruppo. Era stata una vera e propria guerriglia urbana, durante la quale erano stati registrati diversi feriti. All’arrivo delle pattuglie delle forze dell’ordine, però, c’era stato il fuggi fuggi generale. A terra era rimasto uno dei giovani coinvolti nella rissa, che era stato soccorso dai sanitari del 118 e trasportato all’ospedale di Fermo, dove i medici lo avevano refertato con una prognosi di trenta giorni per una frattura orbitaria parzialmente scomposta. Anche altre tre persone erano rimaste lievemente ferite, ma per loro non era stato necessario il trasporto al pronto soccorso. Il ferito più grave aveva poi formalizzato la denuncia ai carabinieri di Fermo, che avevano attivato subito le indagini.