
Il Comune ha vinto un bando ministeriale dedicato alla cucina biologica. La misura sino alla fine dell’anno. Viviani: "Le famiglie sono al centro".
Il Comune di Montelupo Fiorentino ha ottenuto un finanziamento di 30mila euro dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e del turismo nell’ambito del bando "Mense Biologiche annualità 2022". E la maggior parte della somma (circa 25mila euro) sarà utilizzata per ridurre il costo della mensa scolastica per le famiglie degli alunni, per una riduzione stimata nel 9% da qui al termine dell’anno scolastico in corso. Un bando che, fa sapere l’amministrazione, nel quale il Comune di Montelupo Fiorentino è rientrato grazie alla scelta di utilizzare prodotti biologici e di filiera corta per la propria mensa che serve tutte le scuole pubbliche e paritarie, per un totale di oltre 200mila pasti all’anno. La riduzione riguarderà nel dettaglio la mensa della scuola primaria Baccio da Montelupo, della primaria pubblica Margherita Hack e della privata paritaria Suor Luisa Martelli, oltre alle scuole d’infanzia, Torre, Rodari, Maria Bambina, Madamadorè e Fate e Folletti.
Una parte delle risorse ottenute è dedicata alla promozione ed all’informazione relativa alle mense biologiche attraverso laboratori di educazione alimentare, come quelli condotti dalla nutrizionista Susanna Agnello e partiti nei giorni scorsi.
Tali laboratori si aggiungono alle attività di educazione alla corretta alimentazione che danni vengono organizzate dal comune assieme alla direzione didattica, fra queste un’esperienza ormai consolidata e apprezzata è la “Colazione a scuola”. Molti bambini purtroppo saltano questo pasto con un effetto a catena deleterio sulla corretta alimentazione. Le colazioni a scuola vogliono valorizzare questo momento e proporre anche soluzioni gustose e sane. Il prossimo maggio sarà infine organizzato anche un momento dedicato ai genitori che focalizzerà l’attenzione sull’alimentazione dei più piccoli e in particolare sull’utilizzo di prodotti biologici e di filiera corta. "Abbiamo investito sulla qualità delle materie prime, privilegiando prodotti biologici e a filiera corta – ha affermato l’assessore alla scuola Aglaia Viviani – una scelta riconosciuta anche dal Ministero delle Politiche Agricole, che ci ha consentito di ridurre i costi della mensa del 9% e di rafforzare le attività di educazione alimentare per i più piccoli".