Aceri centenari, piante che resistono al tempo e attraversano i secoli. Mezzo ettaro di storia che dopo ben cinquant’anni torna a nuova vita e alla sua funzione originale. Fa parte del progetto anche il cosiddetto "orto dei tinti", un terreno privato (appartenuto alle sorelle Dolfi di Pontorme e acquistato in comproprietà dalla famiglie Dei e Tinti) che conserva ancora oggi caratteristiche di ottima fertilità per la coltivazione. Una targa attesta l’esistenza di un orto già nel lontano 1929. Dopo la seconda guerra mondiale l’appezzamento fu assegnato in esclusiva ai Tinti che ne fecero l’attività lavorativa principale, fino ad arrivare al 1983. Ora sullo stesso campo, si scrive una storia nuova: inclusione sociale e nuovi frutti. Tutti i prodotti sono ‘coltivati come i nonni’, ovvero senza l’utilizzo di prodotti chimici e con interventi limitati nel pieno rispetto della fertilità naturale dei terreni.
Nel progetto sono state coinvolte anche aziende agricole del territorio: dalla Fattoria Piazzano di Empoli, fino a I Due Falcetti di Castelfiorentino, ma anche la Fattoria Barberinuzzo di Montespertoli. Per la produzione di olio, si è attivata una collaborazione con il Consorzio Olivicoltori Toscani Associati. Il progetto ’DimOrto buono’ al Pozzale sarà aperto cinque giorni su sette, ovvero le mattine di martedì e venerdì dalle 9 alle 13, i pomeriggi di mercoledì e giovedì dalle 15,30 alle 19,30 e anche il sabato per mezza giornata dalle 8,30 alle 12,30.