REDAZIONE EMPOLI

Allarme per il miele nell’Empolese: “Quello di importazione fa concorrenza sleale”

La Coldiretti denuncia l’impatto molto negativo che il prodotto estero, a basso costo e poco controllato, ha su quello locale più pregiato e sicuro

Il sindaco di Montespertoli Alessio Mugnaini con Giulio Tinacci

Il sindaco di Montespertoli Alessio Mugnaini con Giulio Tinacci

Empolese Valdelsa, 20 febbraio 2025 – Il miele toscano, incluso quello dell’Empolese Valdelsa con il prodotto del Chianti, rappresenta un esempio significativo di crescita per qualità e quantità. Sempre più imprese agricole credono in questa produzione impegnandosi nella sua realizzazione. Tuttavia, crescono anche le problematiche relative alla commercializzazione di questo prodotto.

Aumento e sfide della produzione di miele

Coldiretti, la maggiore organizzazione di agricoltori in Italia, ha lanciato un allarme. Sebbene le imprese di apicoltori siano cresciute del 3%, il clima devastante e i costi di produzione minacciano il settore. Siccità e nubifragi sono letali per fiori e api. La concorrenza sleale da parte di mieli prodotti all’estero, soggetti a controlli scarsi, rappresenta una sfida ulteriore. Questi prodotti spesso si trovano sugli scaffali dei negozi a prezzi molto inferiori rispetto alla produzione locale.

Concorrenza e azioni preventive

Coldiretti sottolinea l'importanza di contrastare il rischio frodi per tutelare la salute dei cittadini e l'attività dei produttori toscani, impegnati in un contesto sempre più complesso a causa dei cambiamenti climatici e dei crescenti costi di produzione.

A denuncia è Coldiretti Toscana dopo il sequestro di 22 tonnellate di miele adulterato e contraffatto dalla Guardia di Finanza, proveniente da Stati europei ed extraeuropei. Il prodotto straniero arriva a prezzi bassissimi, influenzando negativamente le quotazioni di quello italiano. In Toscana, dove la qualità è garantita, il prezzo non scende sotto i dieci euro al chilo. Coldiretti Toscana consiglia di prestare attenzione all’origine sull’etichetta o di rivolgersi ai produttori locali.

Etichettatura e tracciabilità

La recente Direttiva Breakfast dell’Unione Europea ha reso obbligatoria un’etichetta chiara che indichi il Paese d'origine e ha avviato un processo per la creazione di un sistema di tracciabilità del prodotto. Alessio Mugnaini, sindaco di Montespertoli, sostiene la necessità di prestare attenzione ai prodotti certificati e di fare un’operazione culturale sulla qualità del cibo quale fonte di benessere e salute. "Dobbiamo evitare prodotti di scarsa qualità che minano la produzione locale," conclude Mugnaini.