"L’obiettivo resta sempre quello di riaprire per la stagione teatrale 2025-2026 e ci auguriamo davvero di poterci riuscire, perché le variabili sono tante. Non abbiamo novità sostanziali. Al momento siamo in attesa del capitolato da parte dei progettisti, che speriamo di poter avere a breve. Il rischio di andare oltre le tempistiche prefissate purtroppo c’è, ma vogliamo essere fiduciosi".
Lo ha fatto sapere Luca Giannoni, presidente dell’associazione Cinema Mignon Csc, facendo il punto sulla conclusione di un’operazione che i cinefili – e non soltanto loro – attendono da tempo. Da quando cioè la sala coperta dello storico cinema di via Baccio da Montelupo, inaugurato negli anni Cinquanta e per decenni vero e proprio riferimento per gli amanti del cinema d’essai, ha chiuso i battenti: era il marzo del 2020, il lockdown era appena iniziato e quei tempi pochi potevano immaginare che nulla sarebbe più stato come prima. Oltre alle restrizioni imposte dalla pandemia, a complicare il quadro arrivarono alcune problematiche strutturali evidenziate dall’edificio, che non permisero la definitiva riapertura.
Prima di poter alzare nuovamente e definitivamente la saracinesca è, a quanto pare, necessario effettuare una serie di lavori di consolidamento della struttura e di ristrutturazione 300-400mila euro, con la parrocchia di San Giovanni Evangelista (titolare dell’immobile che ospitava il Mignon) che si è detta intenzionata a chiedere l’accensione di mutuo proprio per finanziare il cantiere. L’associazione ha fatto sapere che sono in corso le operazioni correlate alla progettazione, con l’auspicio che novità positive possano arrivare già nel corso della riunione fissata per il prossimo 18 novembre.
L’attività invernale dovrebbe comunque proseguire come ormai di consueto da qualche anno a questa parte all’interno del Museo della Ceramica con ’MMAB Cineforum’, il cui programma definitivo dovrebbe essere ufficializzato nei prossimi giorni. In attesa che il Mignon possa finalmente riaprire a tutti gli effetti.
G.F.