L’obiettivo, confermato pochi giorni fa dall’associazione Cinema Mignon Csc, è quello di far sì che il Mignon possa riaprire i battenti il prossimo autunno, con il passaggio attuale rappresentato dalla consegna dei capitolati da parte dell’ingegnere incaricato di redigere il progetto di recupero (che al momento non si è tuttavia ancora concretizzata).
Intanto però, l’associazione ha provveduto comunque a stilare un programma di proiezioni cinematografiche gratuite che prenderà il via al Mmab a partire dalla prossima settimana, con inizio di ogni appuntamento fissato per le 21. Si chiama ’Cineforum al MMAB’ ed il primo film ad essere proiettato sarà il prossimo giovedì “Full Monty – Squattrinati organizzati“.
Il 27 gennaio prossimo sarà la volta di “La zona d’interesse“; seguito da “Le Otto Montagne“ (6 febbraio); “Zootropolis“ (20 febbraio); “Il Delitto Matteotti“ (6 marzo); “Tempi Moderni“ (20 marzo); “Smetto quando voglio“ (10 aprile); “Palazzina Laf“ (17 aprile); “Due Giorni Una Notte“ (8 maggio); e “Tra le nuvole“ (22 maggio).
Un modo per continuare a ovviare all’assenza del Mignon, in attesa che si smuova la fase di stallo: nelle prossime settimane dovrebbe essere consegnato il capitolato (fondamentale per definire l’importo economico di un’operazione che ad oggi oscilla fra i 300mila e i 400mila euro circa) al quale seguirà una riunione fra la parrocchia e l’associazione.
Nei giorni scorsi sono, se non altro, state individuate in linea di massima tre o quattro ditte ai quali chiedere un preventivo. Per un documento che dovrà poi essere approvato dalla curia, per poi designare l’impresa edile scelta.
Riaprire il cinema chiuso dal 2020 sembra sempre più un percorso a ostacoli, perché bisognerà tener conto della disponibilità delle imprese edili alle quali fra Pnrr e lavori post-bonus 110% il lavoro non manca.
"Non sarà facile, le difficoltà purtroppo non mancano – ha confermato il presidente dell’associazione Cinema Mignon, Luca Giannoni – continueremo a crederci e ci auguriamo di poter riaprire secondo i tempi che ci eravamo prefissati, ma le variabili sono tante".