REDAZIONE EMPOLI

Minorenni aggrediti. Il branco all’assalto con bastoni e cinghie . Terrore ai giardinetti

La spedizione punitiva in via VIII Marzo sotto gli occhi dei passanti. Nel mirino dell’agguato otto giovani: nessuno ha avuto bisogno di cure. Il sindaco: "Invito i responsabili a farsi avanti, alcuni li conosciamo".

Minorenni aggrediti. Il branco all’assalto con bastoni e cinghie . Terrore ai giardinetti

L’episodio è grave, ed è accaduto intorno alle 22 di mercoledì sera in un parco pubblico, illuminato e a due passi dal centro storico. Una ventina di giovani, alcuni dei quali muniti di bastoni e cinghie, ha aggredito 8 ragazzi seduti sulle panchine. Gli autori della "spedizione" sarebbero arrivati a piedi, e a piedi si sarebbero allontanati dopo il raid durato qualche istante. Avrebbero agito incappucciati, con il volto parzialmente travisato. Succede a Montelupo, in piazza VIII Marzo. In quei giardinetti punto di riferimento di generazioni di montelupini, sempre frequentati e ben tenuti, ma spesso presi di mira dai vandali. Stavolta però l’assalto non è stato ai danni di un gruppetto di giovani. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Empoli insieme ai poliziotti del Commissariato cittadino e al sindaco Paolo Masetti, ma gli aggressori erano già fuggiti. "Un gruppo di ragazzi – dice Masetti – ne ha aggredito un altro a mani nude, con bastoni e cinture, ferendo in modo non grave alcuni di loro. Si tratterebbe di minorenni. E’ sconcertante. Ho parlato con i ragazzi e le ragazze coinvolti, con i genitori, visibilmente scossi. Inverosimile quanto accaduto. Stiamo attenti però a parlare di baby gang, un fenomeno che non sembra avere riscontro in questo caso".

Sono in corso le indagini: preziose potrebbero essere le immagini catturate dai sistemi di video sorveglianza. Al momento tutte le piste sono al vaglio, escluso il regolamento di conti. "Si hanno già i nomi di alcuni assalitori – conclude Masetti – Li invito a farsi avanti accompagnati dai propri genitori, per chiarire la propria posizione. L’aspetto punitivo è importante ma altrettanto lo è riflettere sul recupero. Non possiamo negare che esista un disagio in alcuni dei nostri ragazzi e che occorra impegnarsi per comprenderne i motivi attuando strategie di prevenzione".

Y.C.