Il sopralluogo al cantiere
Si sono conclusi i lavori per il rifacimento del tetto dell’edificio di via Vittorio Veneto che ospitava la sede della Misericordia: nel 2025 potranno quindi riaprire il teatrino e la Sala della Bilerca, mentre serviranno dei finanziamenti per completare gli interventi previsti al primo piano. Lo ha fatto sapere l’amministrazione comunale, a margine del sopralluogo effettuato nelle scorse ore in loco dal sindaco Simona Rossetti, dalla giunta, dal dirigente dell’area tecnica del Comune Lorenzo Ricciarelli, dei tecnici comunali e dal governatore della Misericordia Luca Prosperi. E’ emerso che con il rifacimento del tetto sarà possibile restituire alla comunità, nei primi mesi del prossimo anno, il piano terra dello stabile dove si trovano il piccolo teatro e la bellissima Sala della Bilerca che per tanti anni ha ospitato iniziative ed incontri.
"Si è conclusa una fase importante dei lavori- ha dichiarato il governatore Prosperi - la sistemazione del tetto era decisiva ed è stata possibile grazie all’impegno congiunto di un insieme di persone. Mi riferisco ai tecnici, all’impresa Barsottini Tecnocostruzioni e all’imprenditore che si è reso disponibile per acquisire il credito per i lavori, per un importo di circa 500mila euro, che la Misericordia non avrebbe potuto sostenere".
Si aprirà quindi una nuova fase: per mettere a disposizione il primo piano dello stesso immobile che la Misericordia intende utilizzare per uffici e per studi medici, ma anche per altri servizi a uso della comunità, verrà lanciato un appello alla cittadinanza e alle aziende del territorio nella speranza di ottenere dei contributi per l’apertura del nuovo cantiere. "Un primo, ma importante passo per tornare alla fruibilità di un edificio che è nato nel territorio e per il territorio e che ospita la Sala della Bilerca, probabilmente la più bella di Cerreto Guidi – ha chiosato Rossetti - ci siamo impegnati con il governatore Prosperi per organizzare delle presentazioni pubbliche che possano favorire la conoscenza dei lavori fatti e di quelli che restano da fare, contando anche con lo strumento dell’Art Bonus, che arrivino dei finanziamenti".
Giovanni Fiorentino