
Misericordia. Torna il rito della vestizione
Un’usanza che si era un po’ persa, e che invece torna - benvenuta - nella comunità di Fucecchio: domani durante la celebrazione della messa nella Collegiata di San Giovanni Battista (alle ore 10) sul Poggio Salamartano, si terrà l’antico rito della vestizione dei volontari dell’Arciconfraternita di Misericordia, che a Fucecchio nacque nel 1606. Il rito per il momento riguarderà i rettori del Magistrato della Misericordia. Il governatore e gli altri componenti, aiutati da un confratello più anziano che funge da ‘padrino’, indosseranno la veste che è quella comune a tutte le Misericordie. E’ quella che i confratelli indossavano 700 anni fa quando nacque a Firenze, piazza Duomo, la prima Misericordia. Si tratta di una tunica nera cinta da un cordone, anch’esso nero, al quale si appende la corona del rosario. La veste ha un cappuccio, chiamato "buffa", che simboleggia il completo anonimato e dunque la gratuità dell’opera di misericordia.
Sarà benedetta da don Andrea Pio Cristiani, Correttore della Misericordia, che celebrerà la messa. "Sebbene si tratti di un rito risalente a diversi secoli fa - afferma il governatore, Gino Macchiaroli - è pur sempre una cerimonia molto suggestiva fatta di momenti importanti come ad esempio la benedizione delle vesti storiche, che coniuga l’impegno assistenziale e caritativo a quello di un approfondito cammino di fede cristiana per riportare la nostra associazione sempre più vicina al territorio e alla gente che ha bisogno di sostegno".