Empoli (Firenze), 28 dicembre 2019 - Non si avverte. E' inodore, insapore eppure riempie rappresentando un serio pericolo per chi le occupa. E’ il monossido di carbonio, sostanza che può scaturire dall’utilizzo degli apparecchi a combustione presenti all’interno delle abitazioni. Nel caso non vi siano a disposizione mezzi di riscaldamento adeguati, è auspicabile l’utilizzo di piccoli riscaldatori elettrici dotati di termostato e di stufe mobili comunque da adoperare sempre in ambienti ben aerati. Lo ricorda l’Asl Toscana Centro, con l’area igiene pubblica e della nutrizione, dipartimento di prevenzione, pronta a informare la cittadinanza sul pericolo di intossicazioni di monossido di carbonio.
«Il fermo primaverile/estivo, da circa sei mesi, di apparecchi e impianti di riscaldamento, vedi caldaie, stufe, caminetti, cucine a legna e altro, associato all’assenza di controlli di manutenzione ordinaria e straordinaria – spiega l’azienda sanitaria – aumenta il pericolo di intossicazioni, con sicure e gravi conseguenze per l’incolumità della propria famiglia e talvolta anche per gli abitanti del condominio». Sì, perché il monossido di carbonio si forma ogni volta che sostanze contenenti carbonio sono bruciate in carenza di ossigeno, praticamente in tutti i processi di combustione dei nostri mezzi di riscaldamento ambienti, qualsiasi sia il combustibile di alimentazione.
E’ un gas incolore, inodore, insapore, non irritante e altamente tossico per l’organismo, caratteristiche che lo rendono «non avvertibile dai nostri sensi, quindi estremamente pericoloso», sottolinea ancora l’azienda. I primi sintomi di un’intossicazione da monossido sono "il mal di testa, una percezione visiva sfocata, dei leggeri malesseri e palpitazioni associati anche a nausea". Può accadere che ci si abitui a questi malesseri di carattere leggero se la perdita, e quindi la concentrazione di monossido nei locali abitati, è minima. Non è escluso di imputare la causa della sintomatologia ad altri fattori derivanti dal nostro stato di salute, non sospettando che ciò possa essere dovuto a malfunzionamenti dei nostri apparecchi a combustione, con specifico riferimento al sistema di scarico fumi e alla corretta ventilazione /aerazione dei locali. Insomma, è fondamentale verificare che sia garantita la tenuta delle canne fumarie e dei canali di fumo, oltre alla corretta ventilazione e aerazione dei locali dove sono utilizzati gli apparecchi a combustione.