Il territorio dell’Unione dei comuni, dove in tema di raccolta differenziata siamo stati dei pionieri a livello toscano, anche quest’anno chiude con risultati da primato nel rapporto annuale stilato da Legambiente. E lo fa confermando un trend positivo che va avanti, appunto, da anni e che ci vede in testa alle classifiche per la capacità di raccolta differenziata.
Fra i Comuni toscani con popolazione superiore ai 10mila abitanti, il Comune di Montelupo Fiorentino ha fatto registrare la percentuale più alta di raccolta differenziata attestandosi all’85,88%. Ma anche altri comuni del Circondario Empolese Valdelsa come Certaldo, Cerreto Guidi, Castelfiorentino, Fucecchio, Vinci e Capraia e Limite hanno fatto registrare performance più che apprezzabili quando non direttamente da record, sempre secondo Legambiente. I dati sono stati illustrati ieri durante l’undicesima edizione del “Forum sull’Economia Circolare“, tenutosi al Centro Pecci di Prato.
L’incontro si è aperto con il conferimento a Montelupo Fiorentino, appunto, del premio "Comune Riciclone Toscano 2024" da parte dell’associazione ambientalista, riconoscimento che è stato ritirato dal sindaco Simone Londi e dall’assessore all’ambiente Lorenzo Nesi. "Un grande risultato – ha commentato l’assessore Lorenzo Nesi - ottenuto anche per le costanti attività di sensibilizzazione, esempio e intervento delle due associazioni che si adoperano sul nostro territorio". Montelupo Fiorentino è uno dei 698 "Comuni Rifiuti Free" a livello nazionale, ossia realtà comunali la cui produzione annuale pro-capite di rifiuti avviati a smaltimento è inferiore a 75 kg: sul territorio montelupino, si è attestata a 60 kg.
La ’mappa’ di Legambiente ha però citato altri sei Comuni dell’Unione fra i primi dieci più virtuosi della Toscana: Capraia e Limite è risultato essere il Comune con la maggior percentuale di riciclo (86,2%) per le realtà toscane fra 5mila e 15mila abitanti, davanti a Gambassi Terme (85,7%) Cerreto Guidi (84,2%) e Montespertoli (81,9%). Fra i Comuni più popolati rispetto a questi ultimi, Legambiente indica anche Fucecchio (84,3% di differenziata) Vinci (84,2%) Certaldo (84,1%) e Castelfiorentino (83,2%).
"Gli impianti che stiamo realizzando rappresentano una leva fondamentale per chiudere il cerchio della gestione sostenibile dei rifiuti – ha aggiunto il presidente di Alia, Lorenzo Perra – tra i progetti chiave c’è anche il biodigestore di Casa Sartori a Montespertoli, già realizzato con un investimento di 75 milioni di euro".
Ecco, durante l’incontro al Centro Pecci, i relatori di Legambiente hanno posto l’accento sulla necessità di realizzare impianti intermedi e anche il sindaco montelupino Simone Londi, pur soddisfatto del riconoscimento, non ha nascosto una punta di rammarico. "Mi piacerebbe poter dire che grazie a questo risultato ottenuto con l’impegno della cittadinanza, a Montelupo abbiamo anche le tariffe sui rifiuti più basse della regione – ha detto - ma così non è. E’ necessario che la politica sovralocale prenda delle decisioni: non tutti i rifiuti infatti possono essere riciclati e se continueremo a non chiudere questo ciclo internamente e a portarli fuori dalla nostra regione, difficilmente le tariffe potranno ridursi".