
Il sindaco Alessio Mugnaini
Montespertoli quest’anno è nella zona ‘Champions’ per terreni coltivati a vigneti per produzione di vini a denominazione di qualità. Metafora calcistica che però rende bene l’idea: è quarto in Italia. "Una bella notizia per noi, che ho appreso in questi giorni", commenta il sindaco Alessio Mugnaini. Le denominazioni, oltre alle Igt, sono le Docg Chianti (senza specifiche aggiuntive), Chianti Montespertoli e Chianti Colli Fiorentini. Vediamo allora la classifica: il comune al primo posto dista solo pochi chilometri, è Castellina in Chianti con il 76% della superficie dei vigneti dedicata a denominazione di qualità. Territorio top in una Toscana che giunge quarta in Italia per superficie dedicata alla coltivazione di uva da vino, 52.799 ettari, il 4,7% del totale, superiore alla media nazionale, 4,1%. Per quanto riguarda invece la produzione, sesto posto con 2,7 milioni di ettolitri, pari al 5,7% del dato italiano dove il totale ammonta a quasi 48 milioni. Ciò emerge dal focus Censis Confcooperative sull’Italia del vino, diffuso in occasione dell’apertura del Vinitaly a Verona. Castellina è il comune che presenta la quota di superficie vitivinicola dedicata alla produzione di vini Dop più alta d’Italia, pari al 76,2%. A seguire San Gimignano (anche questo assai vicino) con il 75,5% e Manduria (in provincia di Taranto) con il 74,4. Poi di nuovo Toscana con appunto Montespertoli con il 73,6%, e di nuovo la provincia di Siena con Montalcino e Montepulciano, rispettivamente 70,2% e 69,8%. Bene: aggiungiamo che Montespertoli si conferma la ‘capitale’ di produzione del vino Docg Chianti con oltre 100mila ettolitri annui, su una produzione complessiva di circa 800mila (un terzo circa proviene dall’Empolese, dove abbiamo anche la denominazione Chianti Montalbano). Insomma: come ha sottolineato Alessio Mugnaini, l’agricoltura da queste parti si conferma un motore potente per l’economia. Legata anche al turismo. Dal territorio, emerge anche questo: soprattutto per promuovere il settore turistico servirebbe una burocrazia più rapida e meno soffocante. Di sicuro, sarà uno dei temi dell’ormai prossima Mostra del Chianti in programma dal 31 maggio all’8 giugno a Montespertoli e in altri eventi di settore nell’Empolese. Andrea Ciappi