YLENIA CECCHETTI
Cronaca

È morta Lidia Lamoglie. Asl e associazionismo in lutto: “Una vita per gli altri”

La 51enne lottava da tempo e con coraggio contro una rara malattia. L’addio fissato per questa mattina nella chiesa di Santa Maria a Ripa

Lidia Lamoglie

Lidia Lamoglie

Empoli, 22 aprile 2025 – Era minuta, piccola di statura, ma forte. E si faceva grande quando affrontava questioni giuste, che le stavano a cuore. Quando portava avanti le sue battaglie, otteneva sempre risultati. Non si è mai fermata, Lidia Lamoglie, nel suo impegno verso il mondo dell’associazionismo e dell’inclusione, con uno sguardo sempre rivolto ai bambini e ai ragazzi autistici. È un vuoto profondo, quello che lascia chi si è sempre dedicato agli altri. Oggi l’Empolese Valdelsa è in lutto e piange la sua prematura scomparsa.

Se ne è andata a 51 anni dopo aver combattuto contro una rara malattia oncologica, Lidia, persona amata e conosciuta a Empoli. Nata in Basilicata, aveva scelto di vivere e crescere professionalmente e umanamente qui. In una città dove ha saputo lasciare un segno indelebile.

Aveva iniziato il suo percorso come segretaria al Dipartimento oncologico della ex Asl 11 di Empoli, “distinguendosi fin da subito per la sua disponibilità, competenza e straordinaria umanità – la ricorda una collega –. Con il tempo, era diventata un punto di riferimento non solo per colleghi e operatori, ma anche per pazienti e famiglie, grazie alla sua empatia, al sorriso gentile e alla capacità di creare relazioni autentiche”.

Negli ultimi anni, Lidia aveva lavorato nel settore Convenzioni, in via dei Cappuccini, dedicandosi con passione nel tempo libero ad attività di associazionismo e inclusione per bambini e ragazzi neurodivergenti. Esempio di professionalità, empatia e impegno sociale, si era spesa con determinazione anche nella Rete Inclusione Empolese Valdelsa, di cui è stata cofondatrice. Una Rete che le deve tantissimo. “Lidia è stata una presenza fondamentale sin dai primissimi incontri – è il messaggio di cordoglio condiviso dalle 54 organizzazione che aderiscono alla Rete –. A lei si deve l’elaborazione del vademecum ‘inclusione scolastica’ per le famiglie e la promozione di numerosi progetti nelle scuole che porteremo avanti con dedizione. Ci sentiamo smarriti ma ci impegneremo, al di là del dolore, a coinvolgere sempre più persone. Cambieremo il mondo un passo alla volta con ironia, colore e tanta determinazione. Come ci ha insegnato lei”.

Un ricordo commosso arriva anche dall’associazione Abbracciami, altra realtà fondata grazie al contributo di Lidia e costituita da famiglie di bambini e ragazzi autistici. Per Abbracciami, la professionista empolese è stata una colonna portante. “Se oggi l’associazione è parte integrante della Rete Inclusione, se imposta ogni progetto con approccio inclusivo, il merito è in gran parte suo”. Tra le ultime iniziative messe in piedi – e volute fortemente da Lidia – il corso di Cake Design al Circolo di Pagnana l’estate scorsa. “Un corso aperto a tutti, non solo per i ragazzini con disabilità – ricordano da Abbracciami –. Una di quelle attività trasversali per stare insieme. Lidia ci credeva tanto. La sua luce continuerà a splendere, accesa nelle menti e nei cuori di tutte noi”. Lidia lascia il marito Antonio e una figlia di soli 13 anni. La salma sarà esposta alle cappelle del commiato dell’ospedale di Empoli fino alle 10.30 di oggi. Alle 11, i funerali nella chiesa di Santa Maria a Ripa.