IRENE PUCCIONI
Cronaca

Muore in culla, lo strazio di due comunità. "Un lutto terribile. Siamo e saremo con loro"

Olivia aveva un mese e mezzo. I genitori lavorano nei Comuni di Montelupo e di Lastra a Signa. Masetti ha chiuso gli uffici per un giorno

Ambulanza (foto di archivio)

Montelupo Fiorentino (Firenze), 4 ottobre 2021 - Sarebbe un inutile esercizio di ricerca e composizione trovare parole per descrivere un dolore così forte. Non si può spiegare, ma si può solo rimanere in silenzio e per un giorno fermarsi dal lavoro. Per rispetto. Così ha fatto il Comune di Montelupo davanti alla tragica morte di una bambina di appena un mese e mezzo di vita. Era la figlia di un suo giovane dipendente, Daniele Sterrantino, apprezzato professionalmente e conosciuto anche perché per tanti anni è stato consigliere comunale del Prc e forte è il suo impegno nell’Anpi, nell’associazionismo e nel circolo Arci Tripetetolo. È presidente dell’Associazione sinistra per Lastra ed è stato a lungo volontario della Misericoridia. L’uomo con la famiglia abita nel comune di Lastra a Signa. Anche Serena Chiti, la mamma di Olivia, è una dipendente comunale, a Lastra a Signa.

La neonata venuta alla luce poche settimane fa era la seconda della coppia, già genitori di un’altra bambina di 4 anni. La notizia ha scosso profondamente due comunità. Il sindaco di Montelupo, Paolo Masetti, sabato mattina ha chiuso gli uffici comunali per lutto e nelle ore successive ha scritto un post su facebook per esprimere vicinanza alla famiglia. "Il Comune di Montelupo si stringe con affetto al proprio dipendente che sta affrontando insieme alla sua famiglia un lutto terribile – scrive Masetti -. Non c’è bisogno di tante parole, lui sa che gli siamo e gli saremo tutti accanto".

Da qui tantissimi i messaggi di cordoglio nei confronti del dipendente. Allo stesso tempo anche sulla pagina social del comune di Lastra a Signa è comparso un analogo messaggio: "Il sindaco, la giunta, l’amministrazione comunale e tutti i dipendenti esprimono le più sentite condoglianze per il lutto che ha colpito una nostra collega per la prematura scomparsa della figlia, una perdita che ha scosso tutta la comunità. Partecipiamo e siamo vicini al dolore dei genitori e della famiglia in questo triste momento".

A quanto appreso la morte della piccolina è avvenuta nella notte tra venerdì e sabato, in maniera improvvisa e apparentemente inspiegabile. La bimba aveva preso il latte ed era stata rimessa in culla dopo la poppata. Alle 4, i genitori si sono svegliati, hanno controllato e l’hanno trovata senza vita. Inutili la corsa in ospedale e i tentativi di rianimarla. Il suo giovanissimo cuore non ha più ripreso a battere. Sul corpicino della bimba saranno fatti accertamenti per capire cosa pos sa aver causato la tragedia. Per le modalità con cui la neonata è deceduta e per l’età, potrebbe trattarsi di Sids, dall’inglese Sudden infant death syndrome, la cosiddetta "morte in culla", che può colpire, per fortuna raramente, bambini sotto l’anno di età.

"Le cause della morte in culla non sono ancora del tutto chiare – spiega il pediatra Claudio Lelli – Sono note, invece, alcune condizioni di rischio che aumentano la probabilità che un piccolo vada incontro a morte in culla. Tra i vari fattori c’è quello di dormire prono, a pancia in giù, o sul fianco invece che sulla schiena; oppure dormire con i genitori o sotto la coperta. La maggior parte dei casi di Sids si manifesta sotto l’anno e avviene durante il sonno. Per fortuna sono casi molto rari".