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Morto a 16 anni in moto. Dolore senza pace: “Era un nipote speciale. Il nostro ragazzo d’oro”

L’incidente mercoledì mattina all’uscita dal Ferraris Brunelleschi. Diego Prosperi era molto conosciuto e amato tra Vinci ed Empoli. Ci sono due comunità in lutto

La moto di Prosperi riversa a terra (Foto Tommaso Gasperini/Germogli)

La moto di Prosperi riversa a terra (Foto Tommaso Gasperini/Germogli)

Empoli (Firenze), 1 novembre 2024 – Il pranzo dai nonni dopo la scuola era una certezza, di quelle dolci e piene di affetto. La tavola apparecchiata e il piatto pronto. Ogni giorno, tutti i giorni. Era un’abitudine per Diego Prosperi, una volta uscito da scuola – frequentava l’Istituto Tecnico Industriale Ferrararis Brunelleschi di Empoli – saltare in sella alla sua moto e raggiungere la casa dei nonni nella frazione di Avane. Una manciata di minuti di viaggio districandosi nel traffico cittadino a bordo di quella moto nuova, una Husqvarna 125 che aveva acquistato da un mese circa e dalla quale non si separava mai. Mercoledì mattina, però, a quel pranzo il giovane di soli 16 anni non ci è mai arrivato.

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Figlio unico di Alessio Prosperi e della moglie Francesca, nipote adorato di Franco e Marta, Diego viene ricordato come un “bravissimo ragazzo”. “Un bravissimo ragazzo, un ragazzo d’oro – è la zia Franca Prosperi, raggiunta telefonicamente da La Nazione a condividere poche parole interrotte dalla commozione, ma tutte piene di profondo amore – Era tanto contento della sua nuova moto. Era passato ora al 125 da cross e anche domenica scorsa aveva fatto una gita con gli amici. Era tanto appassionato. L’avevo visto due sere prime dell’incidente. Era un nipote speciale, amoroso, gentile e riservato”. Trasferitosi con la famiglia a Empoli, in zona Serravalle da un annetto, Diego era originario di Sant’Ansano – Vinci – comune dove aveva frequentato le scuole e al quale era rimasto in qualche modo legato. Amava moltissimo lo sport, e non si risparmiava negli allenamenti.

Sono tutti sconvolti alla Link Fitness Club, palestra di via Leonardo da Vinci a Sovigliana, che Diego frequentava assiduamente e in prossimità della quale anche ieri pomeriggio si è verificato un altro incidente tra un’auto e una moto condotta da un giovane che però non risulterebbe in gravi condizioni.

“Abbiamo avuto con noi per un paio di anni un ragazzo solare, che salutava sempre tutti, gentilissimo ed educato nei modi – conferma lo staff della palestra –. Veniva in sala ad allenarsi almeno quattro volte alla settimana e insieme ad un istruttore che gli faceva da personal, si dedicava al corpo libero. Era un vero sportivo come il padre”. Un abbonamento annuale già rinnovato e un gruppetto di amici con cui ritrovarsi quasi quotidianamente in palestra per allenarsi ma anche socializzare. Diego era tutto questo e molto di più, come ricordano i tanti amici sui social intasando di cuori rossi i commenti sotto le sue ultime foto. “Porta in alto la nostra passione, Dieghino”. E ancora, “Adesso non sei più qui con noi fisicamente, ma sappi che non ti dimenticheremo mai. Dai gas, da lassù”.

Y.C.