ELISA CAPOBIANCO
Cronaca

Mondo delle associazioni in lutto. È morto il volontario Quintilio Mencacci

Era alla Pubblica Assistenza Croce d’Oro di Limite dagli anni ’70: tra i primi autisti d’ambulanza

L’ultimo saluto a Quintilio Mencacci oggi alle 15 nella chiesa della Pieve

L’ultimo saluto a Quintilio Mencacci oggi alle 15 nella chiesa della Pieve

Capraia e Limite (Firenze), 10 febbraio 2025 – Mondo delle associazioni in lutto per la morte di Quintilio Mencacci, personaggio-simbolo della Pubblica Assistenza Croce d’Oro di Limite sull’Arno. La sua scomparsa, all’età di 81 anni, lascia un vuoto nella nota associazione limitese e nell’intera comunità che si prepara a dargli l’ultimo saluto alle 15 di oggi nella chiesa della Pieve dove il feretro arriverà dopo essere stato esposto, fino alle 14.30, alle cappelle del commiato dell’ospedale di Empoli. Tanti e profondi i messaggi di cordoglio rivolti alla moglie Bruna, ai figli Antonella, Maurizio e Katiuscia e a tutta la famiglia per “un uomo generoso e solare” che non verrà dimenticato. Ex dipendente comunale, autista di scuolabus ed ex custode del campo sportivo di Limite, Quintilio Mencacci ha dedicato quarant’anni della sua vita al volontariato.

Ha prestato servizio alla Pubblica Assistenza Croce d’Oro di Limite sin dagli anni Settanta diventando uno dei primi autisti di ambulanza per uno strano caso del destino raccontato nel libro realizzato per i 130 anni della PA Croce d’Oro di Limite, a cura di Giovanni Scarselli: tutti già all’epoca conoscevano le sue abilità al volante e un giorno Quintilio venne chiamato per effettuare una manovra ’impossibile’ con l’ambulanza. Fu un vero colpo di fulmine. “Tra le sue innumerevoli esperienze di soccorso con noi, sono memorabili le missioni per i terremoti nel Friuli e nell’Irpinia dove portò aiuto alla popolazione – ricorda il presidente Stefano Giuntini –. Perché Quintilio era così, non si tirava mai indietro quando c’era da dare una mano al prossimo. E lo faceva sempre con quel sorriso che lo ha reso amico di tutti, un esempio anche per le nuove generazioni. Il suo pensiero andava spesso ai più giovani, anche, ad esempio, quando decise di ritirarsi dalla carica in Consiglio proprio per lasciare spazio ai ’nuovi’, compreso il figlio. Quintilio, inoltre, fu tra i fautori della costruzione della nostra nuova sede. Un pilastro”.

A Limite tutti lo ricorderanno per la sua bontà, la sua gentilezza, la sua abnegazione. “È stato e rimarrà veramente una grande persona per tutti coloro che hanno avuto il piacere di conoscerlo”, si legge nel triste annuncio della PA Croce d’Oro di Limite che, poco più di una settimana fa, ha già dovuto dire addio ad Anita Montagni, detta la Mazzantina, un’altra colonna storica della ’famiglia’.