EMPOLI
Si torna a parlare di Multiutility tra i banchi del Consiglio comunale. Nella seduta di giovedì prossimo sono 12 le tematiche che saranno portate all’attenzione della maggioranza. Dal sistema fognario alle variazioni di bilancio, passando per Imu e Tasi, le interrogazioni più "scottanti" da discutere saranno quelle presentate dai gruppi consiliari Buongiorno Empoli - Fabricacomune e Movimento 5 Stelle relative alla Multiutility. Il passo falso del Pd? Secondo la minoranza, aver votato e poi stoppato l’idea della quotazione in borsa. Nei giorni scorsi, anche il Pd empolese ha infatti tirato il freno a mano allineandosi alla decisione espressa dai Dem regionali. "Come gruppo Buongiorno Empoli, insieme ai 5 Stelle - spiegano i consiglieri d’opposizione - abbiamo presentato una mozione per chiedere il ritiro della delibera del 18 ottobre 2022. Sarà chiamata ad esprimersi proprio quella maggioranza, che fino ad oggi ha difeso con toni entusiastici e in maniera compatta, la Multiutility e la sua probabile quotazione in borsa. Chiediamo anche di riaprire una discussione democratica con la cittadinanza e i comitati sulla prospettiva della gestione dei nostri servizi pubblici essenziali quali la gestione dell’acqua e dei rifiuti".
Un passo indietro è necessario per ricostruire la cronologia dei fatti. La delibera per la Multiutility quotata in borsa è stata approvata a maggioranza il 18 ottobre 2022. "Il sindaco già in quei giorni - fa sapere l’opposizione - spiegava la sua convinzione per tutta l’operazione. In quell’occasione abbiamo espresso la nostra contrarietà, a partire proprio dalla quotazione in borsa, incompatibile con gli interessi dei territori e dei cittadini che li abitano". Ecco, dunque, che il 30 gennaio i gruppi consiliari rappresentati da Beatrice Cioni, Leonardo Masi e Anna Baldi avanzano una mozione per chiedere il ritiro della delibera sulla Multiutility. "I motivi per farlo erano tanti - spiegano da Buongiorno Empoli - Fabrica Comune - Da errori nel calcolo del valore della varie società che si andavano ad unire, calcoli che facevano perdere al nostro Comune cifre importanti, a motivi normativi sull’impossibilità di cedere a una società da quotare in borsa, le tubazioni di proprietà del demanio (motivazioni poi confermate dal parere negativo della Corte dei Conti). La maggioranza ribadì la necessità di proseguire con la Multiutility e la sua quotazione in borsa, bocciando la nostra mozione". Salvo ora, fare dietrofront. Nessuna presa di posizione ideologica, tiene a precisare il gruppo consiliare, ma un cambio di direzione "apprezzato seppur sospettoso sul quale ora ci si deve interrogare".