
Manuela Maniscalco in una foto postata su Facebook dagli amici per ricordarla
Vinci (Firenze), 26 aprile 2025 – Se n’è andata a soli 47 anni pochi giorni fa, stroncata – da quanto abbiamo potuto apprendere – da un malore. E dopo aver appreso la triste notizia, un’intera comunità tra le province di Firenze e Pisa si è stretta attorno al figlio poco più che maggiorenne, ai genitori, al fratello e alle tante persone che le vogliono bene. Manuela Maniscalco non c’è più: se n’è andata lo scorso martedì. Amici, parenti e conoscenti le hanno tributato l’ultimo saluto il giorno successivo, partecipando alle esequie e accompagnandola idealmente nel suo ultimo viaggio. Classe 1978, Manuela era cresciuta a Vinci e aveva frequentato le medie a Sovigliana, dove in tanti la piangono. Nel corso della sua carriera professionale, aveva lavorato come pasticcera in una pasticceria di Fucecchio e anche in un locale di San Miniato, ma il lavoro che aveva svolto con maggior frequenza era quello di cameriera ed ultimamente lavorava per un esercizio commerciale di Avane.
Chi l’ha conosciuta la descrive come una persona solare ed estroversa, capace di ridere e di sdrammatizzare con una battuta. “In tutta sincerità, sono rimasto senza parole. Non me lo aspettavo, sono davvero addolorato e dispiaciuto – ha commentato Piero Torino, un amico di vecchia data – il fratello di Manuela è un caro amico e io e lei siamo cresciuti insieme. Abbiamo frequentato le stesse scuole, dall’asilo fino alle medie”. E anche se da ultimo aveva lasciato Sovigliana, i rapporti con gli amici erano rimasti saldi nel corso del tempo.
“Non ci siamo mai davvero persi di vista, era un po’ come se fossimo fratelli – ha continuato Torino – anche da adulti, capitava con una certa frequenza di sentirci al telefono per chiacchierare, per raccontarci a vicenda le nostre giornate. Anche per sfogarci parlando, a seconda delle situazioni. In alcuni momenti ridevamo e scherzavamo, in altri capitava che ci dessimo forza a vicenda. Ricorderò per sempre queste telefonate, nelle quali emergeva tutta l’umanità e tutta la solarità di Manuela”.
gf