Museo della memoria locale. Riapertura sempre più vicina dopo l’intitolazione a Parri

Rossetti ha confermato l’intenzione anche in campagna elettorale

Una mostra organizzata al museo (foto d'archivio)

Una mostra organizzata al museo (foto d'archivio)

Cerreto Guidi, 28 giugno 2024 – L’auspicio iniziale, messo nero su bianco nell’ultima delibera di consiglio sull’argomento (risalente allo scorso 22 aprile e pubblicata dal Comune pochi giorni fa), era addirittura quello di far sì che il Museo della Memoria Locale di Cerreto riaprisse i battenti entro il mese che sta ormai per chiudersi. Ad oggi non c’è ancora una data ufficiale, ma di certo c’è che il percorso propedeutico alla riapertura sta andando avanti a pieno ritmo: l’amministrazione conta di arrivare all’obbiettivo entro il prossimo autunno, nella migliore delle ipotesi. Questi gli ultimi sviluppi su un argomento che non di rado ha tenuto banco nella scorsa legislatura, per svariati motivi. Il capogruppo del centrodestra Simone Barontini ne aveva persino chiesto la dismissione in una seduta del consiglio comunale dello scorso aprile, ricordando a tal proposito come il museo fosse costato oltre un milione di euro e nell’ultimo periodo preso come riferimento prima della chiusura temporanea ne avesse incassati appena 15mila.

Ma il sindaco Simona Rossetti aveva già ribadito in campagna elettorale l’intenzione di rilanciare il Mumeloc, nato nel 2011 come spazio museale e centro multimediale con lo scopo di promuovere la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale locale, facendone conoscere le radici storiche, il vissuto umano e le prospettive di sviluppo.

E la decisione di intitolarlo alla memoria dell’ex-sindaco Nada Parri, se da un lato è stato motivo di polemica con il Partito Comunista ha comunque certificato una volta di più l’intenzione di chi amministra di puntare con forza sulla "rinascita" del Mumeloc.

Che è chiuso sin dai tempi del Covid: alle disposizioni anti-contagio hanno poi fatto seguito alcuni lavori di riorganizzazione interna e degli spazi, influenzati anche da un cantiere concomitante quale la ristrutturazione e ampliamento dei locali destinati all’archivio storico del Comune (che saranno peraltro intitolati al giornalista e scrittore cerretese Giovanni Micheli). Ci sarà quindi ancora da aspettare almeno tre mesi a quanto pare, oltre a capire quali saranno le modalità e gli orari post-riapertura. Ma il percorso, se non altro, è da tempo stato avviato. Una buona notizia attesa da tutta la comunità.