
Da sinistra, il gol del momentaneo 2-0 segnato da Lukaku e alcuni momenti del match. Per la squadra di mister D’Aversa è stata un’altra serata molto difficile
di Simone Cioni
Un Empoli intraprendente scende in campo al Maradona per giocarsela con coraggio senza mai arrendersi, anche quando il risultato è ormai segnato, ma in questo momento è troppa la differenza di qualità tra le due squadre. Così, non appena l’Empoli concede un po’ di spazio il Napoli colpisce e prosegue la propria corsa all’inseguimento dell’Inter capolista. In tutti i gol partenopei ci sono evidenti errori difensivi degli azzurri, che nel primo tempo riescono comunque a creare anche qualche grattacapo alla difesa di Conte, soprattutto sulla corsia sinistra dove Pezzella arriva tre volte pericolosamente al traversone, ma in due circostanze Gyasi e in una Fazzini non riescono a sfruttarli. Prima frazione in cui il Napoli, a parte il gol di McTominay al primo tiro in porta al 18’ (Vasquez non perfetto), chiama altre due volte in causa il portiere azzurro, pronto a riscattarsi, con un mancino arrotato da fuori di Politano ed uno da distanza ben più ravvicinata di Neres.
Perso anche Solbakken nella rifinitura mattutina per un problema muscolare al polpaccio, D’Aversa sceglie Fazzini e Cacace sulla trequarti alle spalle di Esposito, con il fantasista viareggino che ci prova dalla lunetta quando invece avrebbe potuto servire Esposito, autore invece di un sublime tentativo al volo da una trentina di metri che non sorprende però Meret.
Lo schema cercato costantemente dagli azzurri con palla a Vasquez, è il lancio lungo per Gyasi, per la verità non molto proficuo, mentre ben più pericolosi sono quando in pressione riescono a recuperare palla nella metà campo avversaria. L’equilibrio nel risultato, però, dura praticamente un’ora perché subito dopo l’intervallo Lukaku abbatte le speranze azzurre. Prima segnando il 2-0 su assist di Olivera e poi disegnando un perfetto cross con il sinistro per la testa di McTominay, che può saltare da solo in area e firmare la personale doppietta.
Nei restanti minuti l’Empoli prova con orgoglio a segnare almeno una rete, Henderson e Grassi ci vanno vicini, ma Meret non deve compiere nessuna parata significativa e rischia allo stesso tempo di subire altre reti: McTominay sfiora la tripletta colpendo il palo e Vasquez si oppone alle conclusione dello stesso centrocampista scozzese e di Neres. Alla fine quindi la spunta ancora una volta Conte nei duelli testa a testa con il suo grande amico D’Aversa, che adesso dovrà preparare al meglio la fondamentale sfida con il Venezia di domenica prossima al Carlo Castellani, sperando di recuperare anche Ismajli e Anjorin.