
La novità dal Tavolo di crisi in Regione, l’azienda è pronta a firmare l’accordo. Fabiani: "Eventuali uscite saranno solo a titolo volontario e su incentivo". .
Un colpo di scena che apre a nuovi scenari per una vertenza che ha fatto tremare la Valdelsa. Grazie all’azione del Tavolo di crisi convocato ieri dalla Regione, la vertenza Navico Rbu Italia Srl di Montespertoli segna un decisivo passo in avanti. La proprietà dell’azienda – attiva nel settore dei sistemi elettronici per la nautica – si appresta a firmare una preintesa che sventa il rischio di licenziamenti collettivi forzosi dei 27 dipendenti. "Dopo mesi di tensioni dovute all’indisponibilità iniziale dei vertici aziendali, oggi registriamo un passaggio significativo verso la salvaguardia sul fronte occupazionale", dice tirando un sospiro di sollievo il consigliere per crisi aziendali del presidente Eugenio Giani, Valerio Fabiani, al termine della riunione odierna del tavolo, alla presenza anche dei sindacati e di rappresentanti di Confindustria.
Come noto la multinazionale norvegese nelle settimane scorse aveva comunicato improvvisamente la decisione di delocalizzare la produzione in Messico, e avviato le procedure di licenziamento. "Oggi – aggiunge Fabiani – siamo riusciti a condividere una bozza di accordo che scongiura lo scenario peggiore". "Secondo la preintesa – spiega il consigliere – sarà possibile fare ricorso a un ammortizzatore sociale e le eventuali uscite saranno solo a titolo volontario e sulla base di un incentivo economico".
Fabiani si sofferma su alcuni aspetti della pre-intesa. "Sarà definito un piano per la ricollocazione, in parte interna al gruppo in parte esterna, che si servirà anche di un servizio di outplacement. Ma l’elemento più interessante e innovativo è che delle misure ipotizzate, tra cui una dote economica per la ricollocazione a carico di Navico in aggiunta a quella assicurata da Regione Toscana, potranno beneficiare anche i lavoratori a tempo determinato".
La pre-intesa, infine, annuncia anche percorsi di accompagnamento per gli addetti più vicine all’età della pensione. Le parti hanno deciso di rivedersi il prossimo il 4 aprile per procedere alla firma vera e propria dell’accordo.