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Sciopero alla ditta Navico contro i licenziamenti
Montespertoli, 8 febbraio 2025 – Tutti schierati, compatti e impegnati affinché non cessi la lotta per la difesa della dignità dei lavoratori. Tra sconcerto e indignazione non sono mancati i messaggi di sostegno da parte del mondo della politica, con l’invito rivolto alla comunità e alle forze sociali ad unirsi a questa mobilitazione collettiva. Un’ingiustizia allarmante, la decisione di chiudere un'azienda che non è in crisi, delocalizzata per mera questione di profitto.
«Una decisione che non tiene conto né del tessuto economico locale né delle persone che per anni hanno contribuito al successo aziendale - è intervenuto il gruppo di maggioranza Vivo Montespertoli-Partito Democratico, Uniti a Sinistra ed Azione ribadiscono con forza che ogni azienda ha una responsabilità sociale verso i propri dipendenti ed il territorio in cui lavora. Ci impegneremo a promuovere iniziative sul territorio affinché situazioni come questa non siano considerate normalità».
«Non possiamo restare indifferenti - sono le parole di Giacomo Giusti, segretario PD Montespertoli - Un atteggiamento disumano nei confronti dei lavoratori, irrispettoso delle istituzioni e dell'intero territorio. Non resteremo a guardare». Anche la voce di Franco Fontanelli, presidente Uniti a Sinistra si unisce all’appello corale mostrando «preoccupazione per i lavoratori lasciati soli e senza alcun ammortizzatore sociale».
«Un’altra dimostrazione delle inadatte politiche industriali nazionali degli ultimi decenni», ha sottolineato Andrea Pippucci, consigliere comunale di Azione. Giovedì scorso il sindaco Alessio Mugnaini, insieme al vicesindaco Marco Pierini e all’assessore al lavoro Paolo Vignozzi, ha abbandonato il tavolo di crisi regionale a seguito dell’atteggiamento della Brunswick che ha passato ore tergiversando, per poi ripresentarsi senza alcun cambiamento di posizione, rifiutando di sospendere o ritirare i licenziamenti e lasciando i lavoratori senza alcuna prospettiva di continuità.
«Una scelta che mina il valore del lavoro e delle competenze radicate sul territorio - ha affermato il consigliere regionale Enrico Sostegni, primo firmatario di una mozione presentata per salvare il colosso di Montagnana e votata all’unanimità - Questa vicenda richiama la necessità di strumenti più incisivi contro le delocalizzazioni selvagge, che penalizzano le nostre comunità a vantaggio di logiche esclusivamente speculative. La Regione farà la sua parte, ma serve un impegno forte a livello nazionale».
Duro anche l’onorevole Dario Parrini. «Sappia, il management del fondo di investimento Brunswick Corporation proprietario della Navico Srl, che non saranno mai considerati ammissibili i comportamenti predatori, a maggior ragione in un'area con una tradizione di coesistenza tra sviluppo e coesione civile come quella dell’Empolese-Valdelsa. Le relazioni industriali sono una cosa seria e anche nelle situazioni più difficili devono rimanere su un piano di rispetto reciproco tra le parti. Preoccuparsi solo di aumentare i profitti, spostando l'attività in un altro continente senza curarsi delle macerie sociali che si lasciano dietro è una forma di bullismo. Insisterò - ha concluso il senatore - per una risposta celere del governo alla mia interrogazione parlamentare. Il fatto che non ci sia ancora stata non è confortante».