
Tanti gli interventi che ieri si sono alternati nella Sala Topical della Casa del Popolo di Montespertoli, tra cui quello del governatore Eugenio Giani (al centro). I primi a prendere la parola sono stati i dipendenti dello stabilimento
"L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul Lavoro". Articolo 1 della nostra Costituzione, immagine - non causale - scelta per essere proiettata sullo sfondo di un’iniziativa il cui motivo sembra stridere con questo primo, basilare, principio. È una ferita aperta, la Navico. "Per il territorio, per i lavoratori, per le famiglie. Una ferita a due principi contenuti nel nostro testo costituzionale. Ribadiamo oggi che il territorio non ci sta. Non accettiamo una proprietà rapace che ha spolpato la Valdelsa delle sue competenze e adesso in barba a qualsiasi principio etico butta via le persone". Non ha usato mezzi termini il vicesindaco di Montespertoli Marco Pierini in apertura dell’iniziativa "A fianco dei lavoratori e delle lavoratrici Navico Rbu", evento promosso dal centrosinistra di Montespertoli per puntare i riflettori sulla vicenda del licenziamento collettivo dei 26 lavoratori dello stabilimento di Montagnana. Tanti gli interventi che ieri si sono alternati nella Sala Topical della Casa del Popolo di Montespertoli. I primi a prendere la parola sono stati proprio i dipendenti dello stabilimento che si prepara a chiudere i battenti ripercorrendo la vicenda dall’inizio, "con le prime avvisaglie, percepite a metà del 2023" e con i "troppi no incassati dal Gruppo Brunsvick alle domande precise poste specie sulla chiusura. Poi a gennaio è arrivata la lettera di chiusura per cessazione attività e adesso siamo in trattativa".
Stefano Angelini segretario Fiom Cgil Firenze Prato e Pistoia ha sottolineato l’assurdità della vertenza. "Si fanno radar, sonar, tecnologie avanzate da oltre 40 anni qui. Non c’è crisi ma solo speculazione. Il gruppo chiude, trasferisce la produzione in Messico lasciandosi dietro le macerie. La proprietà continua a presentarsi al tavolo, ogni volta, senza spazio di mediazione. Chiediamo una cassa per gestire gli esuberi, per ricollocare le persone, per trovare una soluzione occupazionale. L’unica proposta che hanno avanzato è un premio di risultato, qualora non ci si contrapponga all’uscita del materiale. Vergognoso". Posti in piedi, segno che c’è speranza. "Se la comunità si muove perché ci stanno portando via il lavoro, il segnale è positivo - è intervenuto l’onorevole Emiliano Fossi, segretario Pd Toscana - La storia si ripete (la Gkn è solo uno dei riferimenti più recenti, ndr). È fondamentale che ci sia una comunità che si stringe, rispetto alla realtà quando è facile farsi prendere dallo scoramento. La Toscana è terra dei diritti e vuol continuare ad esserlo. Prepariamoci a una battaglia politica, sindacale vera destinata a durare". Dalle delocalizzazione, alla responsabilità sociale delle aziende, tra i temi affrontati si è voluto ribadire l’impegno delle istituzioni a non lasciar soli i lavoratori e a sostenere l’amministrazione comunale. "Questa vicenda ha un carico simbolico enorme e merita un impegno grande da parte di tutte le forze politiche e sociali, non solo del territorio – ha dichiarato il senatore Dario Parrini – Non possiamo arrenderci ad una logica che disumanizza il lavoro. C’è bisogno di guadagnare tempo prima che si consumi un atto irreversibile come la chiusura del sito. L’unico modo che c’è per ribaltare la decisione aziendale è rendere costosissimo l’andarsene: questo l’obiettivo che ci dobbiamo dare". "Non abbandonare il lavoro di pressione che ci vede uniti oggi e non dimenticarsi di questa storia - è l’appello ai cittadini del sindaco di Montespertoli Alessio Mugnaini - Cercate di raccontarla, di partecipare alle iniziative che verranno, di tenere alta l’attenzione".
Determinazione, forza e compattezza: è la promessa di Eugenio Giani. "Quella di Navico è una questione sociale che ci riguarda tutti - ha concluso il presidente della Regione - Questa vertenza è una sfida per tutti noi. Ne ho vissute 89 in 4 anni di vertenze e in più di 50 anche ciò che poteva apparire problematico ha portato risultati. Auspichiamo lo stesso per Navico. Che possano esserci ancora spiragli per rivedere il piano industriale ridando ai lavoratori la prospettiva che meritano. Sul lavoro e sui diritti civili la Toscana non transige".
Ylenia Cecchetti