
Il centro
Empoli, 10 dicembre 2020 - Un parziale ritorno alla normalità, in un Natale che di normale ha davvero poco. Di sicuro c’è un fatto: col ritorno della Toscana in zona arancione, il centro storico di Empoli è tornato ad assumere un aspetto le ggermente più normale. Intendiamoci: rispetto a un mercoledì di inizio di cembre di qualsiasi anno passato sembra tutto un altro mondo, ma il Covid 19 è una presenza sempre più costante nella vita delle persone e perciò nulla di strano se i flussi, tra le vie del Giro, si sono ridotti. E però, parlando coi negozianti, si respira un’aria diversa rispetto a un mese fa, quando l’entrata della Toscana in zona arancione e poi rossa aveva segnato il culmine di un periodo complicatissimo.
«Effettivamente vediamo un po’ più di persone in giro – spiega Chiara Baldinotti di Cloè – e questo è certamente molto positivo. Abbiamo riaperto domenica scorsa e per me questo è il secondo Natale, visto che ho aperto nel settembre 2019. Faccio entrare le persone una alla volta, due se sono conviventi, e come tutti cerco di tenere duro. Dobbiamo per forza essere fiduciosi, speriamo che gli affari crescano in vista del Natale". Tra le attività che hann o riaperto domenica scorsa c’è anche Niky Naga di Veronica Falco, che da piazza Matteotti si è trasferita in via Leonardo da Vinci. "Sappiamo che non sarà come negli anni passati – dice – ma la speranza è comunque quella di fare bene. Considerando il periodo dobbiamo stringere i denti e provare a fare di necessità virtù, come anche abbiamo fatto durante il lockdown. Per fortuna siamo riusciti ad organizzarci con le consegne a domicilio, un po’ come ai vecchi tempi. I nostri clienti hanno gradito e per noi è stato un modo in più per salvare il salvabile".
Se i contagi resteranno a livelli accettabili e la Toscana tornerà in zona gialla, la speranza di vedere un centro vivo durante le feste appare dunque concreta. "Il flusso di persone in questi giorni ci fa essere fiduciosi – dice Ciro Arpetta del negozio Milano 51 – e speriamo di riuscire ad incrementare piano piano. Anche la promozione del cashback può essere un incentivo, spero che venga sfruttata al meglio. Quello che ho notato nelle persone è voglia di uscire, l’auspicio è che sotto le feste abbiano anche intenzione di fare i regali. Ovviamente mi auguro che tutti rispettino le regole: purtroppo vedo ancora tanta gente con la mascherina abbassata".
Tra i negozianti del centro c’è anche chi ha avuto la possibilità di rimanere aperto anche in zona rossa perché inserito tra le attività di prima necessità, come ad esempio Capelli e Manie di Luca Borgioli. "Siamo lontani dal clima natalizio che vorremmo tutti in questo periodo – dice – ma devo dire che negli ultimi giorni ho notato un incremento delle persone in giro e questo è positivo. Speriamo che torni anche la voglia di fare acquisti. Noi siamo rimasti aperti anche in zona rossa, ma non è la stessa cosa. Ora dobbiamo essere ottimisti". Un po’ meno lo è Luigi Dimaro, titolare di Spazio 76, che nel 2021 festeggerà 20 anni di attività. Lui il centro lo conosce bene. "E proprio per questo – confessa – non me la sento di dire che c’è gente in giro. Io per grande afflusso intendo certamente qualcos’altro, sebbene sia comprensibile vedere poche persone in questo periodo. Oltretutto il clima non ci sta aiutando, da domenica non ha fatto altro che piovere e i bar chiusi scoraggiano le persone a fare una passeggiata in centro. Purtroppo dobbiamo essere onesti, non possiamo combattere contro una cosa con cui, di fatto, non si può combattere. Noi commercianti siamo abituati a difenderci dalla concorrenza, a volte anche sleale, ma con il Covid 19 c’è poco da fare. Dobbiamo stringere i denti, ma così è dura e di tutele nei nostri confronti ce ne sono davvero poche".
Tommaso Carmignani