Parlare di intelligenza artificiale o sapere cosa sono le intelligenze artificiali. Due concetti che stanno in relazione fra loro con la stessa differenza che c’è fra la teoria di una cosa e la sua applicazione pratica. E che dimostrano come sia necessario fare chiarezza, specie se gli interlocutori sono i giovani che le intelligenze artificiali si apprestano a usarle in modo costante e consistente. E’ con questo intento che al Conservatorio della Santissima Annunziata è stata organizzata una lezione dedicata, appunto, alla conoscenza delle “IA” destinata agli studenti del liceo.
I ragazzi del triennio sono stati protagonisti dell’iniziativa denominata “Intelligenza artificale. Il futuro è adesso: strumenti e opportunità per le nuove generazioni” organizzata dalla scuola grazie al contributo indispensabile dell’AgeSc. "E’ importante parlare a scuola di intelligenza artificiale – ha sottolineato il direttore di Scuole per crescere, Fortunato Rao – perché è una presenza nelle nostre vite destinata ad aumentare. E perché le intelligenze artificiali vanno guidate con l’intelligenza umana, non subite".
"Le scoperte scientifiche sono neutrali – ha aggiunto la coordinatrice del Liceo, Anna Zalli – è l’uso che gli esseri umani ne fanno che ne determina la bontà o la negatività. Pensate a cosa è stata la bomba atomica. Ma le intelligenze artificiali potrebbero essere molto peggiori, in quanto se usate impropriamente possono ‘distruggere’ le coscienze. Usate bene, vi aiuteranno nel vostro futuro e nel vostro lavoro. Siete i primi nella nostra scuola ai quali è offerta questa iniziativa, usatela bene".
Un augurio condiviso da Antonella Cintelli, vicepresidente dell’Agesc, che ha aggiunto: "Vi auguro che questo progetto possa servire ad arricchire la vostra esperienza personale. Come AgeSc lo abbiamo sovvenzionato con la speranza che vi sia utile". E’ toccato all’architetto Mattia Fantoni, Ceo di 3D.art_Matty, il compito non facile di guidare la platea di giovanissimi nel percorso che si snoda dalla nascita alla rapida evoluzione dell’universo costituito dall’intelligenza artificiale.
Fantoni ha iniziato il suo intervento augurandosi di ‘consegnare’ almeno tre conoscenze agli studenti. Una, in particolare, può servire a chiunque si sia chiesto cosa succederà (e ci succederà) con l’avvento di questa nuova, inarrestabile scoperta tecnologica. "Ci sono tre tipi di intelligenze artificiali – ha spiegato Fantoni – l’Artificial Narrow Intelligence, quella che già esiste ed è stata progettata per eseguire compiti singoli e a cui appartiene anche chatGpt. C’è poi l’ Artificial General Intelligence, che svolge diverse funzioni passando da un campo di applicazione all’altro e usa più reti neurali. Ancora non esiste in modalità applicabile, perché i pochi tentativi di utilizzarla sono stati fallimentari in quanto consuma quantità mostruose di energia e si ‘spenge’ subito. E infine c’è l’Artificial Super Intelligence, che è, nella teoria, superiore all’intelligenza umana. Ma al momento è solo questo. Una teoria".
Tutto sommato, una conoscenza rassicurante, perché chiunque abbia visto un film di fantascienza in cui i ‘computer’ dominano il nostro mondo sa già che a noi non toccherebbe un ruolo brillante.
Francesca Cavini