IRENE PUCCIONI
Cronaca

Castelfiorentino, Nibali ‘tradisce’ la bici per una super moto

Il vincitore del Tour ha acquistato uno speciale «bobber»

Vincenzo Nibali (al centro) da Peruzzi Moto a Castelfiorentino

Castelfiorentino, 7 marzo 2015 - Per andare forte ha scelto la bicicletta. Per passeggiare preferisce la moto. Una contraddizione? No, se ti chiami Vincenzo Nibali, vincitore del Tour de France, del Giro d’Italia e della Vuelta (sesto ciclista della storia ad aggiudicarsi la cosiddetta Tripla Corona). Il campione siciliano, toscano d’adozione (aveva 15 anni quando per inseguire il sogno del grande ciclismo ha lasciato Messina per Mastromarco, in provincia di Pistoia), per togliersi lo «sfizio» ha fatto tappa a Castelfiorentino da Peruzzi Moto che, ironia della sorte, affonda la sue radici proprio nelle biciclette: il ‘patriarca’ Ezio, padre di Marcello, costruiva artigianalmente bici negli anni Venti e una di queste vinse addirittura un Tour de France: nel 1937 con Rouger Lapébie.

Nibali, genio e fantasia sui pedali, non ha voluto una moto tradizionale, ma personalizzata. I fratelli Fausto e Alberto Peruzzi, tra i pochi in Italia a cucire addosso ai propri clienti dei ‘gioielli’ a motore, gliela stanno preparando. La base è una Bmw, il resto è il frutto di un assemblaggio accuratissimo con il tocco finale dello ‘squalo dello Stretto’. «Per la verità non ho fatto molte modifiche – spiega lo stesso Nibali – Ho visto la moto su internet e mi è sembrata subito perfetta. Tramite un caro amico, Adolfo, ho contattato Peruzzi e abbiamo cominciato a parlarne».

Nera con inserti grigio metallizzati e la sella rivestita di pelle trapuntata color nocciola (scelta proprio ieri alla vigilia delle Strade Bianche, in programma oggi da San Gimignano a Siena). Sulla forcella saranno incisi due numeri speciali: il 31 e il 41: «Con il primo ho vinto il Giro, con l’altro il Tour. Mentre sul tappo del serbatoio pensavo di far riprodurre il disegno dello squalo».

Dietro a questa moto è nata anche una bella amicizia che ‘ruota’ sempre intorno alla passione per la bicicletta. Il ‘gioiello’ di cui Nibali si è innamorato era di Stefano Minguzzi, noto imprenditore romano, con una passione sfrenata per le due ruote a pedali. «C’ho messo un anno per renderla così, scegliendo minuziosamente ogni singolo pezzo – spiega Minguzzi – Ho avuto anche offerte importanti di appassionati che avrebbero voluto comprarla, ma ho sempre detto di no. Ma quando ho saputo dell’interesse di Nibali, ne sono rimasto lusingato». Affare fatto dunque. «Appena è pronta – conclude il campione – la porterò a Lugano dove ormai vivo con la mia famiglia. Con mia moglie Rachele ci faremo delle belle passeggiate intorno al lago».