CARLO BARONI
Cronaca

No al funerale del Papa: "I suoi peggiori nemici?. Sono in gonnella rossa..."

Don Cristiani, fondatore del movimento Shalom, non è andato a Roma "Francesco ha fatto sua da sempre la guerra ai privilegi e alla ricchezza".

Don Andrea Cristiani insieme a Papa Francesco durante una visita in Vaticano

Don Andrea Cristiani insieme a Papa Francesco durante una visita in Vaticano

Monsignor Andrea Cristiani, fondatore di Shalom, è un prete che ha scelto le periferie del mondo, gli ultimi, gli emarginati, i poveri. Il popolo di Papa Francesco. Ha scritto un libro, monsignor Cristiani, “Il fuorilegge. Gesù, un Dio senza religione“, pagine che guardano ad una nuova Chiesa, lontana dalla Curia degli ori e degli incensi. La Chiesa degli ultimi, che accoglie tutti, oltre ogni differenza, che Bergoglio ha iniziato a costruire. "Ho scelto di ringraziare Papa Francesco da casa celebrando per lui una messa nel monastero delle Clarisse – dice sacerdote, spiegando, perché ha deciso di non partecipare alle esequie del Pontefice –. Sono nauseato dai discorsi che sento anche da parte di coloro che lo hanno avversato e ferito con ingiurie in questi dodici anni di servizio". "I peggiori avversari e denigratori – aggiunge – li ha trovati proprio in casa, in gonnella rossa e non c’è da stupirsi considerando la sua guerra ai privilegi, ai fasti, alla ricchezza, alla carriera, ai titoli, agli ossequi, ai palazzi, ai sudditi, ai fronzoli da principesse rinascimentali. Altra grande corrente di nemici sono gli affamatori dei poveri, i detentori delle armi più potenti, i fautori delle guerre, i grandi proprietari delle ricchezze derubate ai poveri".

Secondo il sacerdote "la curiosità del mondo verso la Chiesa è rivolta più agli aspetti rituali e istituzionali in quanto sopravvissuta ai secoli, che non al suo reale essere la comunità di Cristo che ha così ben rappresentato Francesco fin dal suo esordio: contrastato nella sua volontà di riformare la Chiesa, modellandola sul Vangelo, più che con la parola quasi sempre incompresa, ha parlato con i segni, dal mantellino rosso simbolo del potere al suo insediarsi nella camera di un modesto albergo". Infine don Cristiani afferma che "le ‘eminenze’, come si fanno chiamare, presto entreranno in conclave per eleggere il successore di Francesco e ci auguriamo che siano consapevoli che non c’è un potente da eleggere, né un equilibrio da tenere, ma una verità da servire, che è una persona vivente che detesta pompe, privilegi, poteri e ricchezze e che vuole una comunità di eguali che aborriscono nazionalismi, armi e guerre".

Infatti, ieri, ad attendere il feretro di Bergoglio sul sagrato di Santa Maria Maggiore c’erano gli ultimi, i più fragili, gli "scartati". Nell’attesa di colui che continuerà a dar loro voce.

Carlo Baroni